La Svizzera affronterà l'Italia negli ottavi di finale, Remo Freuler: «Gli azzurri sono favoriti, ma siamo consapevoli dei nostri mezzi».
Il centrocampista elvetico del Bologna: «Ndoye? Il suo rendimento non è una sorpresa per noi. Se inizia a segnare con regolarità può fare una grandissima carriera».
STOCCARDA - È tutto pronto per il big match fra Svizzera e Italia - valido per gli ottavi di finale di Euro 2024 - in agenda nella serata di sabato (ore 18).
La truppa di Murat Yakin - piazzatasi seconda nel Gruppo A (5 punti), dietro alla capolista Germania (7) - affronterà una squadra che ha trovato la qualificazione al 98', momento in cui gli azzurri hanno pareggiato 1-1 contro la Croazia. «Non sarà sicuramente una partita semplice», ha analizzato Remo Freuler nella consueta conferenza stampa al quartier generale elvetico di Stoccarda. «L'Italia ha staccato il pass per gli ottavi di finale attraverso un girone molto duro e trovando il pareggio all'ultimo minuto dell'ultima gara. È indubbiamente una squadra che non molla e che non muore mai, ha forza, carattere e ci crede sempre fino alla fine. L'Italia è l'Italia e resta la formazione favorita, anche perché è composta da giocatori che militano in grandi club, ma a noi va bene così perché non abbiamo paura degli azzurri. Il ko a Euro 2020? È chiaramente stata una sconfitta dolorosa, ma in seguito noi ci siamo qualificati per il Mondiale in Qatar e loro no. Dopo quello 0-3 abbiamo cambiato allenatore e con lui sono cambiate diverse cose».
Per Freuler sarà una partita speciale, poiché il 32enne disputerà la sua ottava stagione in Serie A, la seconda con il Bologna in cui militano anche i rossocrociati Aebischer e Ndoye. Ricordiamo che in precedenza il centrocampista aveva anche difeso i colori dell'Atalanta (dal 2016 al 2022). «Per quanto mi riguarda non sarà un match normale, anche perché in Italia vivo con la mia famiglia e ci troviamo molto bene. Il Paese è entrato nel nostro cuore, ma in questo momento non c'è spazio per i sentimenti visto che ci contendiamo gli ottavi di finale di un Europeo. Mi dispiace che Calafiori, mio compagno di squadra al Bologna, sia squalificato e non possa giocare. Ndoye? Il suo rendimento non è una sorpresa per noi, ha grandi qualità, è fenomenale nell’uno contro uno e il fatto che si sia sbloccato sotto porta è molto importante psicologicamente per lui. Se inizia a segnare con regolarità può fare una grandissima carriera».
Cosa bisognerà fare per battere l'Italia? «Di sicuro non vogliamo snaturare né il nostro sistema di gioco né la nostra filosofia, ma abbiamo ancora qualche giorno per perfezionare la tattica. Siamo sulla strada giusta, la fase a gironi ha reso consapevole il gruppo dei propri mezzi e ora sarà necessario fare un ulteriore passo avanti. Non vediamo l'ora di scendere in campo».