Arno Rossini: «Per la Svizzera, quella con l’Italia è di gran lunga la partita più importante dell’Europeo»
«Tabellone comodo per la Svizzera? Il blasone di una nazionale o la classifica FIFA valgono solo al momento del sorteggio».
STOCCARDA - L’Italia agli ottavi di finale, poi Inghilterra o Slovacchia ai quarti e in semifinale una tra Romania, Olanda, Austria e Turchia. La strada verso la gloria non sembra disseminata di ostacoli insormontabili per la Svizzera. Se è vero che la fortuna aiuta gli audaci, questo Europeo potrebbe diventare molto interessante…
«Stiamo calmi - è intervenuto Arno Rossini - è vero che la Nazionale ha fin qui fatto molto bene, ma è ancora lunga. E per quel che riguarda il nome dei rivali, a questo punto della corsa conta poco».
Le possibili avversarie dei rossocrociati sembrano in ogni caso meno complicate rispetto a, per esempio, Spagna, Germania, Francia e Portogallo, tutte finite dall’altra parte del tabellone.
«Il blasone di una nazionale o la classifica FIFA valgono al momento del sorteggio. O al massimo all’inizio di un grande torneo. Quando si comincia a giocare, a pesare è però altro. Lo stato di forma, per esempio, l’entusiasmo o la credibilità che il selezionatore ha nello spogliatoio. Spagna a parte, le altre big citate non mi pare si siano distinte per il gran gioco espresso. Le indichereste tra le squadre più convincenti fin qui viste all’opera?».
No, di certo.
«Esatto. Tra queste io invece menzionerei l’Austria, la Danimarca e la Svizzera. Che non per forza diventano favorite per il successo finale ma che, di sicuro, non possono più essere indicate come vittime sacrificali».
In un senso o nell’altro, l’Italia non è mai tirata in ballo.
«Eppure quella contro gli azzurri è, per la truppa di Murat Yakin, la partita più difficile e insieme importante dell’Europeo. Ma di gran lunga».
La Svizzera giocherà a viso aperto.
«Arriva meglio all’incontro, questo è chiaro. Fisicamente ha sovrastato la Germania padrona di casa, non può quindi certo temere gli azzurri. Tatticamente ha poi le idee chiare. Ha, infine, un gruppo molto unito. Tutto ciò le darà grande sicurezza; sono in ogni caso certo che sarà un incrocio complicato. Mi aspetto una sfida molto combattuta, molto intensa e molto tirata. Sarà dura anche perché, come già sottolineato nei giorni scorsi, l’Italia si è un po’ rilanciata e sarà agguerrita».
Il passaggio del turno sarebbe un bel colpo.
«Andare ai quarti darebbe tutto un altro sapore all’Europeo. A quel punto la Nazionale avrebbe raggiunto e superato l’obiettivo iniziale - che era il passaggio del primo turno - e potrebbe giocare le successive partite senza troppa pressione, senza nulla da perdere. E quando sei “libero” mentalmente tutto ti riesce più facile. Però, davvero, cominciamo a battere Donnarumma e soci, poi si potrà cominciare a parlare».