«Argentina, un lutto da elaborare in fretta»
Arno Rossini: «Basta errori: con sei punti si passa, con quattro non è certo».
DOHA - Rigorino iniziale, occasioni sprecate, prestazione in calando e… dramma finale. Contro l’Arabia Saudita, l’Argentina ha vissuto il suo giorno nerissimo. Già nel ‘90 l’Albiceleste fallì clamorosamente l’esordio mondiale arrendendosi al Camerun. Quei Leoni indomabili, lo si scoprì poi con il prosieguo della manifestazione, erano però una grande squadra. La truppa biancoverde, massimo rispetto, sembra invece una buona figurante su un palcoscenico prestigioso.
«È giusto applaudire i ragazzi di Hervé Renard - è intervenuto Arno Rossini - perché hanno meritato di completare quella che è da considerare come una vera e propria impresa. Si sono mossi con attenzione, hanno sfruttato le qualità di qualche singolo di spessore e hanno affrontato nel giusto modo le varie situazioni della partita. Non si sono disuniti quando si sono trovati in svantaggio né fatti prendere dalla fretta e dall’ansia nell’ultima mezz’ora. Detto ciò, non si può non sottolineare come il risultato sia esclusivamente figlio dell’atteggiamento e degli errori dell’Argentina. Interpretando al meglio l’incontro, l’Albiceleste non avrebbe mai perso».
Invece, cosa ha sbagliato?
«Invece i sudamericani sono partiti senza grande cattiveria, hanno giochicchiato, e una volta passati in vantaggio con il rigore di Messi hanno addirittura mollato la presa. Avrebbero dovuto e potuto chiudere i conti subito, invece hanno pensato a specchiarsi, a giochicchiare… E l’hanno pagata cara. Si sono dati una bastonata sulle p****».
La prima partita di un grande torneo è sempre la più importante.
«Non voglio dire che l’Argentina sia già fuori, perché non è vero. Perché stiamo comunque parlando di una selezione molto forte che può tranquillamente battere Messico e Polonia e andare agli ottavi. Però errori non ne potrà più commettere: con sei punti si passa, con quattro non è certo. La qualificazione al turno successivo passa attraverso un cambiamento drastico a livello mentale. Se Messi e i compagni riusciranno a elaborare in fretta questo lutto, sportivo s’intende, allora potranno rimettersi immediatamente in carreggiata. Altrimenti quella “big” che solitamente fa cilecca ai Mondiali, in questo caso potrebbe essere proprio l’Albiceleste».