Fine della stagione e fine del matrimonio con la squadra ufficiale per Valentino Rossi.
«Due tempi, come nei film. Arrivavo da anni deludenti con la Ducati».
TAVULLIA - Risultati al di sotto delle aspettative, lo stop dovuto al coronavirus e il divorzio finale. Il 2020 di Valentino Rossi è stato pessimo, o poco più. Il 2021 come sarà? Difficile prevederlo. L’unico fatto certo è che, dopo anni, il Dottore saluterà la Yamaha Racing per abbracciare il Team Petronas. E già questo non è poco. In merito alla sua avventura sulla moto giapponese, che ritroverà in versione non ufficiale nei prossimi mesi, il 41enne campione italiano ha speso parole dolci.
«Questa è la fine di un lunghissimo viaggio insieme - ha raccontato a Sky Sport il pilota italiano - un viaggio diviso in due parti, in due tempi, come in un film. Il primo tempo (2004-2010, ndr) è stato indimenticabile: abbiamo quasi sempre vinto. Poi dopo due anni deludenti in Ducati mi è stata data la possibilità di tornare (nel 2013, ndr) e per questo sarò per sempre grato a Yamaha. Ero già ero abbastanza grande, era un momento della mia carriera molto difficile, ero piuttosto disperato… credo che senza quella possibilità forse avrei smesso. Penso però di essere un pilota molto importante per l’azienda: in fondo li ho riportati alla vittoria del campionato - nel 2004 - dopo oltre 20 anni di digiuno. Stavano soffrendo da tanto e invece ho dimostrato che la moto era vincente. Credo di essere il pilota che ha vinto di più con la Yamaha, quindi la nostra storia sarà per sempre unita».