Un sondaggio realizzato nelle tre regioni linguistiche parla chiaro: la maggioranza degli svizzeri ritiene che la cannabis non deve essere illegale
ZURIGO - Circa due terzi degli svizzeri è a favore dell’eliminazione del divieto di consumare cannabis. Lo dice un sondaggio rappresentativo condotto dall'Istituto GFS di Zurigo e realizzato assieme alle Associazioni di categoria sulle dipendenze.
Sono state intervistate 1200 persone ed è stato chiesto loro a quali condizioni sarebbero favorevoli alla depenalizzazione della canapa. Qualora venissero rispettate le due condizioni più importanti - ovvero il divieto di consumare cannabis sotto i 18 anni e alla guida di un veicolo - il 66% degli intervistati si è detto favorevole a revocare il divieto di consumare canapa.
Per la maggior parte degli utenti l'uso di cannabis dovrebbe essere soggetto alle stesse regole delle sigarette, e la cannabis dovrebbe essere venduta solo nelle farmacie o in negozi specializzati e con personale qualificato.
Petra Baumberger, segretaria generale dell’Associazione sulle dipendenze, ha commentato i risultati facendo notare che «il sostegno alquanto significativo degli intervistati all’eliminazione del divieto di consumare cannabis è un segnale molto importante per i politici e le autorità a sostenere affinché facciano di tutto per regolare il mercato della canapa».
Ticino chiaramente a favore - Nel sondaggio si tasta pure il polso alle varie regioni. Il Ticino è chiaramente favorevole al “via libera” alla depenalizzazione della cannabis con una percentuale del 75%, che sale addirittura all’88% con un divieto per i minorenni. Seguono la Svizzera tedesca e - più distaccata - la Romandia. Le differenze tra città e campagna e tra i diversi gruppi di età sono invece molto lievi.