Diverse persone che hanno trascorso la notte del 27 giugno al Club Jade si sono successivamente ammalate di coronavirus.
Alcuni clienti avrebbero nascosto i loro sintomi per entrare nel locale. Il medico cantonale di Zurigo: «Dipendiamo dall'onestà della gente».
ZURIGO - Diverse persone che sono state al Club Jade di Zurigo lo scorso 27 giugno hanno sofferto di sintomi da Covid-19 pochi giorni dopo. Christiane Meier, medico cantonale a interim, ha confermato che si tratta probabilmente di un nuovo caso di "superspreader" (un individuo insolitamente contagioso).
«Dobbiamo considerare che, quello del Club Jade, potrebbe essere un nuovo potenziale caso di un super-propagatore del virus», ha precisato oggi Meier alla NZZ. Secondo il giornale zurighese, alcune persone sintomatiche non sono state testate per diversi giorni in modo che non si venisse a conoscenza della presenza in discoteca di avventori positivi al Covid-19. Alcuni clienti avrebbero addirittura nascosto di avere dei sintomi quella sera. «Dipendiamo dall'onestà della gente», sottolinea Christiane Meier.
Secondo caso - Il medico cantonale non sa ancora quante persone siano state contagiate quella sera. I funzionari del club, da parte loro, hanno preferito non commentare. Il locale, a ogni modo, è chiuso da quella sera e una data di riapertura ancora non c'è. Quello del Club Jade non è il primo caso di "superspreader" registrato nella città in riva alla Limmat. Il 21 giugno, cinque persone si erano infettate e altre trecento erano finite in quarantena dopo aver trascorso una serata alla discoteca Flamingo.