La Ferrovia retica ha recentemente vietato le consumazioni su una delle sue linee
Le FFS, dal canto loro, non hanno alcuna intenzione di introdurre un simile divieto
COIRA - Non si mangia e non si beve più: stop alle consumazioni sul treno.
È il divieto che ha deciso di applicare da metà febbraio la Ferrovia Retica (RhB) alla sua linea che collega Bergün a Preda, nei Grigioni.
Il motivo? «A causa della chiusura dei ristoranti molti clienti hanno iniziato a usare i treni come luoghi dove fare dei picnic. Per questo siamo stati costretti ad agire» ha spiegato al quotidiano 20 Minutes la portavoce dell'RhB Yvonne Dünser, che ha inoltre ricordato a tutti che quando si mangia, si abbassa la mascherina, e questo aumenta il rischio d'infezione.
La portavoce ha voluto sottolineare, comunque, che il divieto si applica solo alla linea in questione (frequentata, generalmente, da chi va a slittare) e che verrà revocato il 14 marzo, quando tali treni non circoleranno più su quella linea.
I clienti, però, non hanno sempre reagito bene, conferma Dünser. «Alcuni sono d'accordo con il divieto, altri un po' meno».
Sui social media, infatti, la maggior parte dei commenti è negativa: «Cancellate subito questa regola», o «non c'è alcuna base giuridica per una cosa del genere», sono alcune delle esternazioni dei clienti insoddisfatti
L'avvocato Martin Hablützel, specialista in assicurazioni di responsabilità civile, ritiene invece che il divieto sia perfettamente comprensibile e giustificato. «La RhB deve rispettare l'obbligo di trasporto garantendo la sicurezza dei passeggeri. Ed è ciò che stanno cercando di fare con questo divieto».
Secondo l'avvocato inoltre, è del tutto possibile astenersi dal mangiare, ma è un po' più complicato quando si tratta di bere. «Un sorso d'acqua dovrebbe essere permesso», ha detto l'esperto. Tuttavia, Hablützel osserva anche che il viaggio in questione, da Bergün a Preda, non dura diverse ore. Il divieto sarebbe molto più discutibile se il viaggio fosse lungo.
Le FFS, sollecitate sul tema, hanno dichiarato che non c'è alcuna intenzione di introdurre un divieto di consumo simile sulle loro linee, ma sottolineano l'importanza di sensibilizzare. Ad esempio, hanno lanciato una campagna in collaborazione con l'Ufficio Federale della Sanità Pubblica (UFSP) che invita i passeggeri a lasciare il treno se hanno intenzione di fare una pausa più lunga per il pranzo.