Per la prima volta dal 2008, vi sarà una diminuzione del premio medio. Berset: «Felice per le famiglie svizzere».
La variazione, da cantone a cantone, è compresa tra il -2,1% e il +1,4%. In Ticino vi sarà un leggero calo dello 0,1%.
BERNA - Il premio medio mensile delle casse malati scenderà dello 0,2% nel 2022 e ammonterà a 315,30 franchi. Lo ha annunciato oggi l'Ufficio federale della sanità pubblica (Ufsp). «Sono felice per le famiglie svizzere. Questa è una buona notizia», esordisce il Consigliere federale Alain Berset, ricordando che si tratta del primo calo dal 2008.
Leggero calo anche in Ticino - A seconda del cantone, l'evoluzione sarà compresa tra il -2,1% e il +1,4%: in Ticino vi sarà un leggero ritocco verso il basso (-0,1%). «Questa diminuzione - precisa il Ministro della sanità - è stata possibile grazie alla modifica della legge sull'assicurazione malattia. Le loro riserve restano comunque ancora troppo elevate e andrebbero ulteriormente ridotte nel corso dei prossimi anni».
Top e flop - Le proiezioni mostrano un abbassamento del premio medio in oltre la metà dei Cantoni (vedi cartina). Il ribasso più pronunciato è quello di Basilea Città (-2,1%), seguito da Ginevra (-1,5%) e Grigioni (-0,9%). Dovranno invece fare i conti con gli incrementi più marcati in termini percentuali i cittadini di Obvaldo (+1,4%), Glarona (+1,1%) e Nidvaldo (+0,9%).
Bene i giovani adulti - I giovani adulti (tra i 19 e 25 anni) saranno quelli che godranno di una flessione maggiore dei premi, pari all'1%, mentre per adulti e bambini la diminuzione media del premio sarà dello 0,3%. «Gli assicuratori hanno fatto calcoli più precisi», ha sottolineato ancora Berset, ricordando che questo risultato è stato merito pure «degli sforzi ripetuti» del Governo.
La revisione dell'OVAMal - Tra questi sforzi ricordati dal Ministro della sanità vi è pure la revisione dell’ordinanza sulla vigilanza sull’assicurazione malattie (OVAMal), entrata in vigore lo scorso mese di giugno. Essa consente agli assicuratori di ricorrere più facilmente alle riduzioni volontarie delle riserve e li incentiva inoltre a fissare i premi riducendo al massimo i margini di calcolo onde evitare la costituzione di riserve eccessive. «L'evoluzione dei premi per il 2022 mostra chiaramente l'efficacia di questa revisione», ricorda il Consiglio federale. «Il calo dello 0,2% del premio medio si giustifica infatti con una fissazione dei premi effettuata dagli assicuratori riducendo al massimo i margini di calcolo».
«Le riduzioni delle riserve devono protrarsi» - Un primo passo nella direzione giusta che però non basta, se si pensa le batoste subìte dall'introduzione dell'assicurazione sanitaria obbligatoria nel 1996 con i premi che sono cresciuti al ritmo medio del 2,4% nell'ultimo decennio. «Le riserve accumulate dagli assicuratori superano i 12,4 miliardi di franchi e sono eccessive», ricorda il Consiglio federale ritenendo «possibile e necessario» una nuova riduzione delle riserve nei prossimi anni. La pensa così anche l'esperto di Comparis Felix Schneuwly: «È la prima volta che l’aumento dei premi è negativo nonostante l’aumento dei costi. Ciò è dovuto alle riserve che sono a un livello record». L'Ufsp ha inoltre approvato un importo di 134 milioni destinato a compensare i premi pagati in eccesso.
«Prioritaria il contenimento dei costi sanitari» - Per il Consiglio federale il contenimento dei costi sanitari rappresenta una priorità. «In futuro - precisa il Governo - l’evoluzione demografica e il progresso tecnico faranno lievitare i costi sanitari. Per questo ci poniamo l’obiettivo di limitare l’incremento dei costi a quanto giustificabile dal punto di vista medico e proponiamo un programma di contenimento dei costi basato su un rapporto stilato da esperti». La prima serie di misure è in fase di discussione in Parlamento, mentre il Consiglio federale sta elaborando la seconda. «Il potenziale risparmio è stimato in svariate centinaia di milioni di franchi».
Aumento del 2-3% a medio termine - L'aumento dei costi in futuro non è preconizzato solo dal Consiglio federale, ma pure dagli esperti di Comparis. A lungo termine, una volta intaccate le riserve, gli assicurati dovrebbero infatti trovarsi (di nuovo) a pagare di più. «In passato i premi erano cresciuti anche del 4%», ricorda Schneuwly. Secondo l'esperto l'aumento annuo dei costi si dovrebbe stabilizzare tra il 2 e il 3%. «Di conseguenza sul medio termine - precisa - anche i premi dovrebbero tornare a crescere del 2-3%».
Cambio assicurazione - Per quel che concerne invece l'attualità più stretta, gli assicuratori hanno tempo sino a fine ottobre per informare i loro clienti circa l'importo dei premi per l'anno successivo. In seguito, sino a fine novembre gli assicurati possono disdire l'assicurazione malattia di base oppure optare per un'altra forma assicurativa. Affinché la rescissione sia accettata, bisogna fornire una copia del nuovo contratto.
Effetti della pandemia non ancora calcolabili - I dati attualmente disponibili «sono ancora insufficienti per trarre conclusioni affidabili» e non permettono quindi di valutare l'impatto della pandemia sui costi della salute. «I premi - ricorda il Governo - sono calcolati in prospettiva futura e devono corrispondere ai costi dell’anno successivo. Anche se il Covid-19 sta mettendo alla prova il sistema sanitario da ormai un anno e mezzo, non è ancora possibile conoscerne l’impatto sui costi sanitari e quindi sui premi». Il Consiglio federale - a tal proposito - ha previsto di pubblicare un rapporto a fine del 2022.
L'Hotline - L'Ufsp ha creato una linea telefonica per rispondere alle domande di tutti gli assicurati. Il numero per gli italofoni è lo 058.464.88.03. I dati relativi ai premi possono inoltre essere scaricati dal portale opendata.swiss. Il portale della Confederazione primoinfo.ch metterà a disposizione un calcolatore dei premi. Gli assicuratori potranno selezionare i premi secondo l'importo, calcolando così il potenziale di risparmio.