Respinto il ricorso contro la costruzione della piattaforma che ospiterà nove antenne Swisscom
STEFFISBURG - Il Tribunale federale (TF) respinge un ricorso contro la costruzione dell'impianto per la telefonia mobile 5G. In una sentenza emanata oggi ha infatti stabilito che il principio di precauzione non è stato violato e che le stime sull'irradiamento e i relativi metodi di misurazione sono adeguati.
Nove antenne Swisscom - Swisscom prevede di costruire a Steffisburg un nuovo impianto che comprende un totale di nove antenne, tre delle quali sono definite "adattative", ossia capaci di focalizzare il loro segnale su apparecchi individuali, e saranno sfruttate per la mobilità 5G.
Il ricorso di alcuni residenti - Una coppia che risiede nel comune ha presentato ricorso dapprima presso la Direzione dei lavori pubblici e dei trasporti del Cantone di Berna e in seguito al TF.
La prima Corte di diritto pubblico ha ricordato che i valori limiti d'immissione stabiliti dall'Ordinanza sulla protezione dalle radiazioni non ionizzanti (ORNI) sono basati su conoscenze scientifiche e che la quantità definita per gli impianti è nettamente più bassa rispetto a quella d'immissione.
A tal riguardo, il Consiglio federale ha tenuto conto del principio di precauzione previsto dalla Legge sulla protezione dell'ambiente (LPAmb). I giudici di Mon Repos hanno inoltre sottolineato che questi valori limite non variano a seconda della tecnologia di telefonia mobile utilizzata e che quindi si applicano alle antenne 2G, 3G, 4G e 5G.
Esclusa la violazione del principio di precauzione - Data la mancanza di indizi sufficienti che indicassero la necessità di adattamento dei valori limiti da parte dei servizi specializzati della Confederazione, secondo il tribunale deve essere esclusa qualsiasi violazione del principio di precauzione. Le autorità bernesi hanno quindi agito correttamente basando il loro esame sull'ORNI.
La contestazione delle previsioni matematiche delle radiazioni - I ricorrenti hanno contestato anche le previsioni matematiche delle radiazioni dei telefoni cellulari. Il Tribunale federale ha ritenuto che tali previsioni debbano essere sviluppate nella misura in cui ciò sia tecnicamente possibile e proporzionato. In questa fattispecie il metodo applicato non è contestabile.