Ultimo grande appello in vista della mobilitazione del 14 giugno
BERNA - I collettivi femministi regionali, i sindacati che fanno capo a USS e i partiti politici, hanno lanciato oggi la loro mobilitazione per lo sciopero nazionale delle donne in programma il prossimo 14 giugno nelle maggiori città svizzere.
A due settimane dal grande evento, i collettivi si sono riuniti oggi a Berna, lanciando l'ultimo grande appello e dichiarando che numerosi sindacati e partiti politici, tra cui PS, Giovani Socialisti, Verdi e Giovani Verdi, hanno riunito le proprie forze in vista dello sciopero femminista.
In Svizzera si è ancora distanti da una vera e propria uguaglianza. «Ci sono numerose ragioni per scioperare il prossimo 14 giugno», afferma Jacqueline Lavanchy del collettivo vallesano in una nota. I salari e i redditi delle donne sono ancora inferiori a quelli degli uomini e le discriminazioni e le molestie sul lavoro appartengono alla vita quotidiana femminile.
«Le donne vengono retribuite tutt'oggi con salari inferiori del 18% rispetto agli uomini e percepiscono redditi inferiori del 43%, subendo inoltre discriminazioni strutturali», aggiunge Lavanchy.
Per il 14 giugno, oltre alle manifestazioni nelle principali città svizzere e in molte aziende, i collettivi hanno indetto tre azioni congiunte che si terranno simultaneamente in tre orari distinti e ben definiti, alla quale possono partecipare tutte le donne del paese. Inoltre, a fine giornata sono previste grandi manifestazioni, ha indicato l'Unione sindacale svizzera (USS) davanti ai media.