Esiste ancora chi crede che pagando tutto gli sia dovuto. Andreas Züllig: «Il rispetto guadagnato durante la pandemia è sparito»
ZURIGO - Appoggiano le biciclette contro le auto altrui, urinano sui muri delle case, lasciano rifiuti in giro, fanno picnic nel parcheggio dell'hotel o addirittura sulle scale, davanti all'ingresso. È molto lungo l'elenco dei comportamenti scorretti dei turisti pubblicato su Facebook dal proprietario dell'Hotel Flüela Hospiz, a Davos (GR). Redarguirli comporta solo ulteriori problemi, sottolinea l'albergatore che aggiunge: «Dove porterà tutto questo?».
Il problema non riguarda solo il Flüela Hospiz. Alla fine di maggio, il Berghotel Oeschinensee (a Berna) aveva annunciato cambiamenti operativi resi necessari a causa di turisti irrispettosi, sfacciati e arroganti. Da qui la decisione di chiudere per tutta l'estate e riaprire in versione "self-service".
«Ad alcuni ospiti manca l'educazione»
Andreas Züllig, presidente di Hotelleriesuisse, conferma la tendenza a mancare di rispetto a chi lavora nell'hotellerie. «In Svizzera e in Europa in generale, i fornitori di servizi sono fondamentalmente apprezzati e rispettati. Ma per qualcuno appartengono a una "classe inferiore". Anche i nostri dipendenti lo percepiscono».
Durante la pandemia, la reputazione del settore alberghiero e della ristorazione è aumentata notevolmente, afferma Züllig. La gente era visibilmente grata che un ristorante fosse aperto, che ci fosse qualcosa da mangiare o che si potesse pernottare. «Ma questa gratitudine purtroppo non è durata a lungo. È tornato tutto come prima».
E non mancano quelli che credono nel motto: «Pago, pretendo. Quindi devi servirmi». Una filosofia che non piace a tutti, sottolinea Züllig, proprietario dell'Hotel Schweizerhof di Lenzerheide.
Ospiti maleducati: un argomento popolare nei seminari
Casimir Platzer, presidente di Gastro Suisse, spiega: «Gli avventori scortesi capitano. Il tema degli ospiti chiassosi e maleducati è sempre più richiesto nei seminari e nella formazione aziendale».
L'ospitalità è il bene più prezioso, ma può essere messa a dura prova quando gli ospiti, sia turisti che locali, avanzano richieste fuori misura.
Per Markus Berger di Svizzera Turismo, la concomitanza di più casi limite è una circostanza accidentale. Non crede dunque che si possa generalizzare il problema o limitarlo a determinati gruppi di persone.
Alcuni Paesi prendono provvedimenti
Maiorca: il turismo festaiolo è aumentato negli ultimi anni. Ora il governo vuole adottare misure come il divieto di consumo di alcol per strada.
Amsterdam: la città vuole meno turisti che si recano in città solo per alcol, droghe e sesso. Da qui l'intenzione di vietare gli addii al celibato e di limitare gli orari di apertura dei caffè nei quartieri a luci rosse.
Italia: a Portofino, in Liguria, i turisti non possono più sostare nelle "zone rosse". Il motivo è l'esuberante turismo crocieristico: i crocieristi arrivano in gruppo per qualche ora e intasano le strade. La mancata osservanza può comportare multe di diverse centinaia di euro.
Bali: i turisti a volte mostrano poco rispetto per la cultura locale (ad esempio posano seminudi davanti ai santuari). Recentemente un turista ha disturbato una cerimonia in un tempio... ed era completamente nudo. Ai turisti viene ora consegnata, all'arrivo in aeroporto, una scheda con le regole di comportamento.