Una lettrice di 20Minuten lancia l'allarme: «È stato estremamente perfido»
BERNA - Ieri la lettrice di 20Minuten Sarina Rauber (33 anni) è stata contattata dal suo hotel a Malta tramite Booking.com. Poiché si era personalmente occupata di prenotare la stanza, non si è subito insospettita. Racconta: «Sono stata contattata tramite la chat del sito ufficiale dell'albergo, affinché verificassi la mia carta di credito».
Il sito web su cui è stata reindirizzata sembrava reale e conteneva i dati della sua prenotazione. Ma qualcosa non quadrava: «Il mio cognome e l'importo della stanza d'albergo non corrispondevano alla prenotazione». Tuttavia, non ha avuto conferma che si trattava di una truffa finché non le è stata richiesta una seconda carta di credito. Stando al contenuto della chat, la prima era stata rifiutata.
«Neanche un minuto dopo aver chiuso la finestra di navigazione, è arrivata una chiamata da un numero sconosciuto, che non ho accettato». Nel frattempo, Sarina ha bloccato la sua carta di credito, ha contattato Booking.com e ha cambiato i suoi dati di accesso. «È stato estremamente perfido e sono davvero felice di non aver perso denaro».
Quello di Sarina non è un caso isolato - Secondo Booking, gli alberghi sono vittime dalle cosiddette e-mail di phishing, che permettono ai criminali informatici di controllare i loro siti internet. Ma Booking rassicura: «Né i sistemi né l'infrastruttura di Booking.com sono stati penetrati». Inoltre, l'agenzia sta aiutando le persone colpite a ripristinare l'accesso ai loro account: «Abbiamo un team che lavora sulla sicurezza degli account».
Negli ultimi mesi, la piattaforma ha fornito ai propri partner dei consigli su come mantenere la sicurezza dei propri siti internet. Questo perché negli ultimi tempi si è registrato un aumento della criminalità informatica: «Mantenere la nostra piattaforma sicura e affidabile per i partner e i clienti è la nostra priorità», dichiara un portavoce dell'azienda.
Secondo Sven Fassbender, specialista in sicurezza informatica e cofondatore della società di consulenza Zentrust, la probabilità che gli account vengano dirottati proprio all'inizio delle vacanze è alta: «Molti vacanzieri sono sotto stress in quel periodo e non vogliono mettere a repentaglio le proprie vacanze, il che aumenta le possibilità di queste frodi».