A dirlo è l'Ufficio federale dei trasporti secondo cui qualche minuto di tolleranza deve essere lasciato.
ZURIGO - Acquistare tramite l'app FFS può essere a volte controproducente. Soprattutto quando il telefono non prende o quando si è di fretta. Chi è in ritardo e acquista un biglietto sull'app durante la partenza o qualche secondo prima della partenza è considerato in evasione e dunque, il controllore, potrebbe chiedere di pagare un sovrapprezzo di 90 franchi.
Se infatti il biglietto viene finalizzato qualche secondo dopo la partenza, non è considerato valido. Una prassi seguita non solo dalle FFS, ma dalla maggior parte delle aziende di trasporto pubblico, poiché è sancito dal regolamento tariffario T600 di Alliance Swiss Pass, associazione mantello che riunisce tutte le aziende di trasporto svizzere e le associazioni tariffarie.
Una situazione in cui si sono ritrovati anche diversi ticinesi. Stando al sondaggio di Tio, infatti, delle 1378 persone che hanno partecipato la maggior parte (67%) ha acquistato un biglietto in ritardo tramite l'applicazione mobile, ma solo il 17% di loro ha pagato un sovrapprezzo.
Pratica non compatibile per l'UFT
Il Tages Anzeiger rivela che secondo l'Ufficio federale dei trasporti (UFT) questa pratica non è compatibile con la legge sul trasporto dei passeggeri. Insomma, le FFS e le altre aziende di trasporto pubblico, scrive il quotidiano zurighese, stanno attuando una pratica illegale, etichettando erroneamente molti viaggiatori come evasori tariffari.
«Se la conferma sullo smartphone avviene poco dopo la partenza a causa di un ritardo - afferma Marcel Hepp, vicecapo della sezione giuridica dell'UFT al Tages Anzeiger - questa persona non deve subire alcuno sovrapprezzo».
Questo perché non è più una sua responsabilità. Dalle informazioni raccolte, inoltre, anche la scarsa ricezione del cellulare non fa di una persona un evasore. Le norme di Alliance Swiss Pass attualmente vigenti, tuttavia, impediscono di salire sul treno e iniziare il viaggio se la scarsa ricezione impedisce di acquistare il biglietto.
L'UFT, dal canto suo, sostiene invece che è consentito acquistare un biglietto anche poco dopo la partenza. È chiaro: i passeggeri sono chiamati ad acquistarlo in tempi rapidi, dando priorità a questo passaggio. Ma il fatto che il treno abbia già iniziato a viaggiare - sostiene Hepp - «non è determinante». Mentre è illegale acquistare il biglietto nel momento in cui si presente un controllore.
Una sentenza del 2012
Questa vicenda ne ricorda una analoga. Nel 2012, l'UFT aveva emesso una sentenza che ordinava alle FFS di allentare l'allora in vigore regime di controllo. Prima di allora, infatti, chi acquistava un biglietto sullo smartphone pochi istanti prima della partenza su un treno in ritardo viaggiava in nero. La sentenza che metteva nero su bianco che nel momento in cui un passeggero acquista un biglietto sul treno e il controllore sale a bordo in un secondo momento «la riscossione di un supplemento è inammissibile», «poiché in questo caso l'azienda di trasporto non subisce alcuna perdita di entrate». E ancora: «In un sistema di trasporto pubblico con una sequenza ciclabile generalmente fitta, non ci si può aspettare che un mezzo di trasporto venga abbandonato solo perché un regolamento corrispondente ne impedisce l'uso regolare».
Insomma, oltre dieci anni fa la sentenza contraddiceva persino l'attuale regolamento di Alliance Swiss Pass, nonostante l'associazione mantello in una precedente dichiarazione abbia insistito sul fatto che la prassi attuale è in linea con la sentenza dell'Ufficio federale dei trasporti.
Marcel Hepp aggiunge poi che presto «Alliance Swiss Pass riceverà presto una lettera» da parte dell'UFT «per garantire che questi casi non si verifichino più». L'associazione mantello risponde che quando arriverà la lettera, solo allora, si pronuncerà su come procedere.
Per Hepp, dunque, le FFS non dovrebbero autorizzare a speculare su una perdita di entrata, qualora un cliente acquisti il biglietto in ritardo di qualche minuto. «A rigore - conclude - in una situazione come questa, il personale addetto al controllo dei biglietti dovrebbe augurare al cliente solo buon viaggio».