Laureati, impiegati, settori come quello bancario e assicurativo, nessuno è esente dai rischi
ZURIGO - Selma, consulente bancaria esamina la situazione finanziaria dei clienti, analizza il loro portafoglio per poter così fornire indicazioni sui migliori investimenti da fare. In poco meno di un mese ha incontrato più di 4mila clienti. Un record assoluto? No perché Selma è un'intelligenza artificiale, un chatbot che è in grado di fare da sola ciò che sarebbe realizzabile da un team di 30 consulenti bancari, con una spesa di 375mila franchi.
Lo studio - Un solo esempio che mette di fronte al dilemma se lo sviluppo dell'AI potrà far perdere sempre più posti di lavoro. Le analisi sono altalenanti ma indicano come non solo l'industria finanziaria potrebbe cambiare. Questa l'ipotesi di uno studio della società di consulenza Accenture che stima come l'intelligenza artificiale potrebbe aumentare la produttività del settore bancario fino al 30%. A seguire le assicurazioni e i mercati dei capitali.
E in Svizzera? - Si tratta di comparti che rivestono un ruolo importante in Svizzera, motivo per cui gli autori dello studio ritengono che sia possibile un vero sconvolgimento. Fino al 45% di tutte le ore lavorate in Svizzera potrebbe infatti essere influenzato dall'intelligenza artificiale. E non si tratta di proiezioni future ma dell'oggi.
Pregi - L'AI non è solo un assistente che interagisce con i clienti 24 ore su 24 ma potrà entrare sempre di più nelle aziende che, ad esempio, non dovranno più leggere i dati da sole. Sarà l'AI a ordinarli per tipo, cercando determinati modelli e scoprendo eventuali intoppi. «Utilizziamo l'intelligenza artificiale per riconoscere meglio i tentativi di frode», afferma Rebecca Blum, portavoce di Helvetia.
L'intelligenza artificiale può fare molto di più, però, oltre che far risparmiare sui costi. L'industria farmaceutica ne è un esempio. Insieme a Microsoft, Novartis ha sviluppato GenChem, uno strumento supportato dall'AI progettato per accelerare la ricerca di molecole per nuovi farmaci. Per questo Novartis ha assunto 250 specialisti dei dati, posti di lavoro che in precedenza non esistevano presso il colosso farmaceutico. A volte gli esseri umani e le macchine si completano a vicenda, altre volte entrano in competizione.
Posti a rischio - Secondo Accenture, oltre 230mila dipendenti svizzeri lavorano come impiegati tradizionali. In particolare in banche e assicurazioni. Solo lo scorso autunno, 12mila giovani svizzeri hanno iniziato un apprendistato come impiegato di commercio. La professione di impiegato di commercio è sempre stata considerata sicura, solida e ben retribuita.
Tuttavia, secondo lo studio, è proprio in queste professioni che il potenziale di automazione attraverso l'AI è più elevato. Florian von Wangenheim, professore di marketing tecnologico al Politecnico di Zurigo e membro del Centro dell'AI dell'università. «Credo che a medio termine non avremo più bisogno di molti posti di lavoro».
Laureati - A rischio anche i laureati. A differenza dei precedenti salti tecnologici, l'IA generativa - programmi in grado di creare testi, immagini, suoni e codici - non si concentra su processi fisici, ma su «aree di lavoro complesse, altamente qualificate e altamente retribuite», ha scritto la società di consulenza gestionale McKinsey in uno studio dello scorso anno.
«Le aree di lavoro che richiedono una laurea, un master o un dottorato hanno il maggior potenziale di automazione», afferma McKinsey. E con i laureati, anche i creativi possono fare le valigie. L'intelligenza artificiale può anche occuparsi di grafica, marketing e pubblicità.
Le reazioni - Secondo lo studio di Accenture, il 48% dei dipendenti in Svizzera ritiene che l'AI possa rubare loro il lavoro. I timori sono alimentati da notizie come i tagli al servizio pacchi UPS, che sta eliminando 12mila posti di lavoro perché un numero maggiore di compiti viene assunto dall'AI.
Licenziamenti - Per ora grandi ondate di licenziamenti non ne sono avvenuti. «Non sono a conoscenza di alcun caso in Svizzera», afferma Dominik Fitze del sindacato Syndicom. Lo stesso vale per l'Associazione svizzera degli impiegati. «Per quanto ne so, in Svizzera non sono stati ufficialmente tagliati posti di lavoro a causa dell'AI», afferma l'esperta Manuela Donati (Angestellte Schweiz).
Un ostacolo alla diffusione dell'AI è rappresentato dai sistemi informatici obsoleti che rende l'utilizzo dell'intelligenza artificiale più difficile. Il professore dell'ETH Florian von Wangenheim prevede che i futuri tagli di posti di lavoro avverranno per fasi e saranno anche condizionati dallo sviluppo progressivo dell'AI.
Esempio - Aziende come Selma Finance sono comunque una realtà concreta. Secondo i fondatori di Selma, l'86% dei clienti ha trovato utile la conversazione con il chatbot. Il 34% ha poi effettuato ulteriori investimenti. Il chatbot ha tutte le carte in regola per mettere sotto pressione i consulenti d'investimento tradizionali.