Quattro su cinque provengono da fuori dalla Svizzera. Swisstransplant: «Il tasso di mortalità è sceso al 15%».
BERNA - Negli ultimi tempi, quattro cuori su cinque trapiantati nei pazienti in età pediatrica in Svizzera sono giunti dall'estero. Grazie alle recenti donazioni di questo organo, il tasso di mortalità dei bambini che hanno disperato bisogno di un nuovo cuore è sceso al 15%, come ha affermato il direttore di Swisstransplant, Franz Immer.
Abbattuta la mortalità - Quando, all'incirca 16 anni fa, il dottor Immer ha iniziato a lavorare presso la fondazione nazionale per il dono e il trapianto di organi, il tasso di mortalità dei pazienti in età infantile che necessitavano di un nuovo cuore si attestava ancora all'80%, ha dichiarato lo stesso direttore in un'intervista rilasciata al quotidiano Tages-Anzeiger e pubblicata quest'oggi.
Ogni anno, sulla piattaforma europea di FOEDUS - l'unione di paesi del Vecchio Continente che promuove lo scambio di organi transfrontaliero - vengono iscritti tra i 350 e i 400 organi, ha spiegato Immer. Tramite questo portale, qualora non sia possibile assegnare a pazienti idonei un nuovo organo all'interno dei confini nazionali, viene così garantita la donazione ad altri stati europei.
FOEDUS è stata fondata poiché spesso non è possibile trovare un ricevente idoneo all'interno di un singolo Paese. L'organo più diffuso è proprio il cuore, seguito dai polmoni e dal fegato.
Massimo quattro ore di trasporto - L'anno scorso nella Confederazione sono stati importati 45 organi e, dal canto suo, la Svizzera nel 2023 ne ha esportati in tutto 26, ha affermato Immer. L'obiettivo è quello che un Paese possa bilanciare le esportazioni e le importazioni. Stando al cardiochirurgo friburghese il costo per il trasporto di un organo è stimato in circa 20'000 franchi, a seconda della distanza da percorrere, la quale, puntualizza il 56enne, «per un cuore non dovrebbe superare le quattro ore».
Secondo il direttore di Swisstransplant un trapianto di cuore, in Svizzera costa circa 150'000 franchi, mentre quello di un rene pressoché 60'000. Una terapia che richiede la dialisi, invece, nella Confederazione ammonta a 100'000 franchi annui. Stando ai calcoli di Immer, dunque, "con 300 interventi, il risparmio potenziale è di mezzo miliardo all'anno".
Record di donazioni in Svizzera - L'anno scorso la Svizzera ha registrato un numero record di donazioni. Un totale di 675 pazienti in lista d'attesa ha ottenuto un organo di cui aveva urgentemente bisogno. Un incremento in questo ambito è dovuto principalmente alle innovazioni tecnologiche e alla digitalizzazione.
Inoltre, dalla fine del 2022 nella Confederazione alcuni trapianti di cuore vengono effettuati previa perfusione miocardica ex vivo. Questa complessa tecnica permette al cuore di funzionare al di fuori del corpo, allungando il tempo che intercorre tra il prelievo e il trapianto. Di conseguenza - stando a Swisstransplant - è ora possibile trapiantare anche i cuori di donatrici e donatori in stato di morte cerebrale dopo arresto cardiocircolatorio (DCD), come è successo per 9 persone nel 2023.
Anche lo sviluppo della donazione di organi DCD in diversi ospedali ha contribuito all'aumento del numero complessivo di donazioni di organi. Il "consenso presunto", che sarà introdotto non prima del 2026, non ha invece influito sulle statistiche.