Impennata di rimpatri nel 2024, come confermato dal TCS. Ci si è fatti male (o ammalati) soprattutto in Italia, Francia e Spagna.
ZURIGO - I cittadini svizzeri malati o coinvolti in incidenti all'estero sono stati di più nel 2024. Il Touring Club Svizzero (TCS) ha infatti registrato un aumento dei rimpatri legati a motivi di salute del 24% rispetto al 2022.
L'anno scorso, si legge in una nota odierna dell'organizzazione no profit, si sono verificati 4'967 casi di malattia e 2'267 infortuni personali all'estero: ciò corrisponde a una media di quasi 20 episodi al giorno. Questa cifra è superiore dell'8% rispetto al 2022 e dell'11% rispetto al 2023.
In seguito all'abolizione delle restrizioni sanitarie nel 2022 le persone sono tornate a viaggiare, segnando un aumento che si è riflesso anche sul numero degli incidenti avvenuti fuori dalla Svizzera.
A seguito dell'aumento del numero di casi di malattia e infortunio, il TCS ha effettuato 1'323 rimpatri sanitari nel 2024, quasi un quarto in più rispetto al 2022. L'organizzazione si avvale delle proprie ambulanze del sono utilizzate per brevi distanze, mentre i casi più gravi richiedono il rimpatrio con voli di linea o aerei sanitari.
La maggior parte dei rimpatri è avvenuta da Paesi europei, con Italia (185 casi), Francia (155 casi) e Spagna (120 casi) in cima alla lista. Tuttavia, alcuni interventi hanno richiesto ai malcapitati di essere soccorsi da molto più lontano: 66 sono stati rimpatriati dalla Thailandia e 40 dagli Stati Uniti.