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Tutti in montagna per il Covid, ed è boom di incidenti

SVIZZERATutti in montagna per il Covid, ed è boom di incidenti

10.03.21 - 00:01
Così come da record nel 2020 è anche il numero di decessi, il rapporto del Club alpino svizzero
Keystone
Fonte Ats
Tutti in montagna per il Covid, ed è boom di incidenti
Così come da record nel 2020 è anche il numero di decessi, il rapporto del Club alpino svizzero

SVIZZERA - L'anno scorso 3'471 persone si sono trovate in situazioni difficili nelle Alpi Svizzere e hanno dovuto essere salvate. Si tratta di un numero record. Inoltre, 180 persone hanno perso la vita, ha reso noto il Club alpino svizzero (CAS).

L'alto numero di incidenti è da ricondurre anche al coronavirus, che ha spinto molte persone - a partire da metà maggio - a praticare attività in montagna. Dei 3'471 incidenti (nel 2019: 2'909), 1'172 si sono conclusi con un salvataggio di persone sane o con ferite solo leggere.

In totale si sono registrati 180 morti, 47 dei quali per motivi di salute (ad esempio infarti). Altri 21 sono deceduti praticando sport come deltaplano, parapendio, base-jumping o mountain bike.

Per incidenti nel corso di classiche escursioni di montagna, i decessi sono stati 112 (120 l'anno scorso). Per motivi facilmente comprensibili, la quota di vittime straniere è molto inferiore rispetto agli scorsi anni: si è passati da circa il 40% al 27%.

Nelle classiche escursioni di montagna, sono state 1'627 le persone tratte in salvo, contro 1'189 l'anno scorso. A questo proposito il CAS ci tiene a ricordare che a inizio primavera e autunno anche semplici sentieri possono diventare rischiosi, a causa di ombra, neve o ghiaccio.

Nel 2020 situazioni simili hanno già provocato sei morti.

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