Sono stati fermati in Francia. I malviventi non sono riusciti a rubare nulla.
NEUCHATEL - Un'azienda di Le Locle (NE) attiva nel settore orologiero è stata teatro ieri sera di una tentata rapina con quattro persone tenute in ostaggio. I due presunti autori, scappati senza il bottino, sono stati successivamente arrestati in Francia, a Pontarlier, e si trovano in custodia a Besançon, capoluogo del dipartimento del Doubs.
I fatti si sono svolti a partire dalle 17.30, quando, secondo un comunicato odierno della polizia neocastellana, un impiegato della società specializzata in lucidatura Calçada è stato preso in ostaggio insieme alla compagna da due individui armati di pistola nel loro domicilio di La Chaux-de-Fonds (NE). Sotto minaccia, i due sono stati costretti a spostarsi fino alla fabbrica dell'impresa, situata nel quartiere La Jaluse di Le Locle.
Sul posto, due dipendenti che stavano finendo di lavorare sono pure finiti sotto sequestro. I malviventi si sono fatti aprire diverse casseforti, che contenevano metalli preziosi. Un allarme silenzioso è tuttavia stato attivato, avvisando sia la società incaricata della sicurezza del sito sia la polizia.
Nessun bottino - L'arrivo di un primo agente di sicurezza, verosimilmente segnalato ai rapinatori da complici esterni, ha avuto l'effetto di metterli in fuga. Di conseguenza, al contrario di quanto sembrava in un primo momento, la refurtiva non è stata portata via.
Qualche minuto più tardi, i sospettati hanno rubato una vettura nei paraggi, sottraendola con la forza alla conducente. Si sono quindi messi al volante in direzione della Francia. L'auto è poi stata individuata alle 19.10 nella città di Pontarlier, a una quarantina di chilometri da Le Locle, dalla polizia locale, che era stata avvisata dalle autorità svizzere e si era messa all'inseguimento.
Tutti illesi - I sospettati si sono a quel punto lanciati contro la vettura degli agenti, che hanno aperto il fuoco "diverse decine di volte" senza fare feriti, ha indicato all'AFP una fonte di polizia. I due delinquenti hanno mostrato un'arma ma a quanto pare non avrebbero sparato, aggiunge la stessa fonte. Alla fine le forze dell'ordine sono riuscite ad avere la meglio sui malfattori, che sono stati arrestati. Si trovano ora in detenzione preventiva per tentato omicidio di agenti di polizia e per rapimento e sequestro in Svizzera. L'inchiesta è stata affidata agli inquirenti francesi, che hanno già perquisito il veicolo.
I due - cittadini francesi di 35 e 46 anni - sono "criminali di alto calibro" con una dozzina di condanne ciascuno, in particolare per violenza e evasione. L'uomo più anziano è stato rilasciato nel 2020 dopo essere stato condannato a 25 anni di reclusione nella regione della Loira, due terzi dei quali da scontare.
Le quattro vittime del sequestro e la donna alla quale è stata rubata l'auto sono tutte in stato di shock, ma nessuno è rimasto ferito. Nell'operazione è stato coinvolto un grande contingente di uomini, che hanno provveduto a isolare la zona. Anche il Ministero pubblico neocastellano ha aperto un'inchiesta penale.
Schema già visto - Questi episodi non sono rari nell'Arco giurassiano, con il settore orologiero vittima prediletta dei delinquenti. Per esempio, lo scorso novembre sei malviventi avevano preso in ostaggio un direttore d'azienda e la sua famiglia a Bassecourt (JU), prima di rubare dell'oro stoccato nei locali.
Gli autori erano poi fuggiti in direzione della Francia con gli ostaggi, forzando uno sbarramento installato alla frontiera. Il direttore e i suoi cari sono infine stati abbandonati in una foresta, mentre i criminali sono riusciti a dileguarsi. Un canovaccio molto simile era già stato seguito nel gennaio 2018 a La Chaux-de-Fonds.