A DFAE ha confermato la notizia inizialmente diffusa dal governato della regione Amr Hanafi.
IL CAIRO - È stato tratto in salvo anche il secondo svizzero coinvolto nella tragedia della "Sea Story", imbarcazione naufragata ieri nelle acque del Mar Rosso, in Egitto. Lo ha indicato il Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE), confermando quanto precedentemente dichiarato dal governatore della regione Amr Hanafi.
I soccorritori hanno ritrovato vive oggi quattro persone che mancavano all'appello. Stando al governatore, sono uno svizzero, due belgi e un egiziano. Quattro invece i corpi ripescati - finora non identificati - mentre proseguono le ricerche dei restanti otto dispersi.
A bordo della nave c'erano due cittadini svizzeri. Ieri, il DFAE aveva comunicato che uno era stato trovato incolume. Del secondo si erano perse temporaneamente le tracce, ma ora anche per lui l'allarme è rientrato. I servizi di Ignazio Cassis non forniscono ulteriori dettagli, invocando ragioni di protezione della personalità, e si limitano ad aggiungere che la rappresentanza elvetica al Cairo è in contatto con le autorità competenti e i famigliari.
L'imbarcazione trasportava 31 turisti di diverse nazionalità (europei, cinesi e americani), oltre all'equipaggio composto da 13 membri, quando è stata colpita da una grande onda, che l'ha capovolta nei pressi di Marsa Alam, gettonata meta di vacanze sul Mar Rosso, nel sud dell'Egitto. La conta parla quindi al momento di 32 sopravvissuti (di cui 28 già trovati ieri), quattro vittime e otto dispersi.
La "Sea Story" era partita per un viaggio di immersioni di più giorni domenica da Port Ghalib e avrebbe dovuto attraccare venerdì a Hurghada, 200 chilometri a nord. Hanafi ha precisato che è affondata nel giro di 5-7 minuti dall'impatto con l'onda.