L'idea è che i provider informino maggiormente i genitori su come tutelare i ragazzi.
BERNA - I giovani d'età inferiore a 16 anni dovrebbero essere maggiormente protetti dalla pornografia su Internet. È quanto propone una mozione del Nazionale adottata oggi, in forma modificata, anche dal Consiglio degli Stati. Invece di bloccare i siti problematici, i "senatori" vogliono che i provider informino maggiormente i genitori sugli strumenti disponibili per tutelare i giovani.
La mozione presentata da Niklaus-Samuel Gugger (Evangelici/ZH) vuole obbligare i provider a bloccare i siti che non offrono una protezione sufficiente contro la pornografia online accessibile anche ai giovanissimi.
I "senatori" sono consapevoli che gli avvertimenti emessi dai fornitori di piattaforme con contenuti pornografici non forniscono una protezione sufficiente ai minori. Tuttavia, pensano che le informazioni ai genitori debbano essere migliorate; i fornitori di servizi di telecomunicazione dovrebbero insomma essere obbligati a richiamare l'attenzione dei genitori sull'esistenza di applicazioni che possono essere attivate a protezione della prole.
Anche il Consiglio federale si era espresso a favore di un approccio più realistico. Il Codice penale vieta di rendere accessibili ai minori contenuti pornografici. Ma una soluzione tecnica è difficile da attuare e potrebbe essere facilmente aggirata.