Alla frontiera ticinese gli arrivi settimanali sono triplicati. Bassi: “Dalle altre regioni sono arrivate guardie di rinforzo”
CHIASSO - Cifre da record nell’ambito dei flussi migratori lungo le frontiere ticinesi: soltanto nell’ultimo weekend sono infatti ben 120 i profughi che hanno raggiunto il territorio elvetico. E nel complesso la scorsa settimana il Corpo delle guardie di confine della Regione IV ha registrato 240 arrivi (si tratta in particolare di richiedenti l’asilo provenienti da Gambia, Senegal e Somalia). “Rispetto ai mesi precedenti, in cui le entrate illegali si erano stabilizzate sulle 70 alla settimana, il numero è dunque praticamente triplicato” ci dice il portavoce Davide Bassi. “Per affrontare questa pressione migratoria – aggiunge – sono stati richiesti rinforzi dalle altre regioni”.
Una richiesta già soddisfatta: negli scorsi giorni sul territorio ticinese è infatti entrata in servizio una decina di guardie di confine supplementari per far fronte a questa situazione inaspettata. “Inaspettata, poiché normalmente con l’avvicinarsi della stagione calda si rileva un calo delle entrate in Svizzera: di consueto numerosi profughi si fermano in territorio italiano per svolgere delle attività estive” ci spiega ancora Bassi. “Ma attualmente registriamo questo incremento, che tra l’altro si sta facendo sentire anche sul versante grigionese e su quello romando”. E sembra che ora i profughi provenienti da sud stiano cambiando mezzo di trasporto. Se fino a poco tempo fa la quasi totalità dei clandestini veniva individuata sui treni in transito al confine, attualmente sono numerosi i fermi sui bus di linea. “Almeno il 10% dei richiedenti l’asilo cerca di attraversare la frontiera sfruttando le corse internazionali” conclude Bassi.