I familiari della maestra di Stabio hanno raccontato al Quotidiano il loro dolore
STABIO - Ieri, nella Chiesa dei Santi Giacomo e Cristoforo di Stabio, si è tenuta una cerimonia in ricordo di Nadia Arcudi, la 35enne uccisa lo scorso 14 ottobre e rinvenuta ai margini di un bosco a Rodero. Una celebrazione collettiva che è servita alla comunità per condividere il dolore della perdita di una donna conosciuta da tutti in paese.
E proprio nella giornata di ieri, Il Quotidiano ha riportato il racconto a microfoni spenti della madre e della sorella della vittima.
Familiari che hanno ripercorso la vita della maestra 35enne che aveva due grandi amori: i bambini e la musica.
Una donna che si divideva tra la scuola, la musica, gli amici e l'insegnamento nella scuola elementare del Comune del Mendrisiotto.
Alla Rsi la madre e la sorella di Nadia hanno raccontato che amava viaggiare, era andata negli Stati Uniti con le amiche e il futuro compagno. Le piaceva andare al cinema, ascoltare la musica di vari artisti di musica leggera quali i Green Day, i Coldplay, Adele e i Modà.
Per quanto riguarda l'inchiesta su questo delitto, le due donne hanno dichiarato di avere chiarito la loro posizione davanti agli inquirenti e di non potere dire altro perché la procura ha imposto loro il silenzio.
Particolarmente difficile è stato il momento in cui, durante l'atroce sofferenza provata alla scoperta della morte di Nadia, il cognato di Nadia ha confessato. «Ci è caduto il mondo addosso. E pensare che sino ad allora avevamo creduto alla versione di Michele», hanno detto le due donne che mai immaginavano che potesse accadere un fatto del genere.
Ieri, come riferito, la popolazione di Stabio si è riunita per ricordare Nadia Arcudi. L'iniziativa, secondo la madre e la sorella della vittima, «nonostante sia animata dai migliori propositi, non l'avrebbe desiderata». La maestra era «estremamente riservata».
I funerali di Nadia Arcudi si terranno in forma strettamente privata.