Silo & Beton SA di nuovo sotto accusa. Venderebbe limo inquinato a una delle più importanti aziende agricole ticinesi. A scatenare il polverone, il periodico L’inchiesta
ASCONA – Limo venduto come fertilizzante, ma che in realtà conterrebbe sostanze nocive. La Silo & Beton Melezza SA di Losone, azienda che si occupa di betonaggio e lavorazione di inerti, finisce di nuovo nel mirino del periodico L'inchiesta. E stavolta le accuse colpiscono anche uno dei marchi più prestigiosi del Ticino, quello dei Terreni alla Maggia, noto per i suoi vini doc, per il riso, per la pasta, per la polenta… Il limo usato come concime nei campi di Ascona avrebbe gli stessi valori di quello che, in passato, ha inquinato le acque delle Centovalli e del fiume Melezza. La vicenda aveva fatto discutere parecchio. Di recente, i parlamentari Fabrizio Sirica e Laura Riget avevano inoltrato un'interrogazione in merito al Governo.
Valori fuori norma – In un video pubblicato su Youtube (e in un approfondito servizio di prossima pubblicazione), L'inchiesta mostra i dati elaborati dal laboratorio HelvetiaLab. Ebbene, i valori dei metalli pesanti, in particolare piombo e rame, presenti nel limo usato come concime ai Terreni alla Maggia sarebbero allarmanti. Stiamo parlando di una delle aziende agricole più importanti della Svizzera italiana, che detiene un numero enorme di coltivazioni di alta qualità.
Limo non naturale – Sandro Rusconi, biologo e docente all'Università di Friborgo, è sconcertato. «Prima di tutto per usare certe sostanze nei campi, servono autorizzazioni da Berna. Non mi risulta che ci siano. Secondariamente, un conto è ricorrere al limo naturale, che se usato in poca quantità ha proprietà drenanti e non è nocivo. Un altro conto, è usare quello che deriva dalla lavorazione di inerti, con valori come quelli emersi dalle analisi di laboratorio, nocivi per la salute».
Buona fede – Non si sa a quante aziende agricole la Silo & Beton di Losone venda il suo limo. L’impresa si è chiusa a riccio e non risponde alle domande dei giornalisti. Interpellata da Tio/20minuti la direzione ha preferito non commentare le ultime accuse provenienti dal periodico. «Ho l’impressione – riprende Rusconi – che i responsabili dei Terreni alla Maggia non si rendano bene conto della situazione. Forse hanno accettato di acquistare questo limo in buona fede. Si tratta di una ditta attenta alla sostenibilità ambientale. Non credo proprio che volontariamente volesse mettersi nei guai».
La direzione smentisce – Sta di fatto che ora sui prodotti dei Terreni alla Maggia aleggia più di un interrogativo. Una bella gatta da pelare per il direttore Fabio Del Pietro. Interpellato da Tio/ 20 Minuti, ha risposto puntualmente alle nostre domande. «La Direzione dell’azienda agricola Terreni alla Maggia – dice – contesta che sia stato usato il limo proveniente dalla Silo & Beton Melezza SA per i lavori di preparazione delle coltivazioni primaverili 2019»
Nuove analisi – A fine giugno, la direzione dei Terreni alla Maggia avrebbe ordinato delle analisi di laboratorio nelle zone di presumibile prelievo da parte dei giornalisti autori del servizio dell’Inchiesta. «Tali analisi hanno dato i seguenti risultati: sui terreni di Ascona il rame ha un valore di 24.8 mg/kg rispetto al limite di 40.0 mg/kg e il piombo ha un valore di 34.7 mg/kg rispetto al limite di 50.0 mg/kg; sui terreni di Locarno il rame ha un valore di 21.8 mg/kg rispetto al limite di 40.0 mg/kg e il piombo ha un valore di 11.6 mg/kg rispetto al limite di 50.0 mg/kg».
Saranno fatti ulteriori controlli – Del Pietro respinge dunque le accuse mossegli dall’Inchiesta. «Ci chiediamo se le analisi che si vedono nel filmato siano attendibili. La direzione continuerà a effettuare tutte le verifiche che si rendessero necessarie, se sarà il caso coinvolgendo le competenti autorità cantonali».
La replica del reporter – Dichiarazioni che abbiamo sottoposto al giornalista, autore del reportage. Pronta la sua reazione. «Del Pietro continuerà a monitorare la situazione? Ma se non ci sono problemi, quale necessità di monitoraggio ci deve essere? Inoltre nel video, vi è la dichiarazione scritta di Oliver Petrucciani, imprenditore di Losone, che sostiene di essersi occupato di trasportare materiale inquinato nei campi dei Terreni alla Maggia per poi spianarlo. Operazione, questa, ripetuta da anni. I nostri esami? Li hanno fatti dei professionisti. Sono inattaccabili. Mentre ancora non abbiamo visto quelli a cui fa riferimento Del Pietro».