Il direttore del DSS Raffaele De Rosa ha criticato l'ennesimo incremento dei premi malattia annunciando tre iniziative cantonali
BELLINZONA - Alla fine non ci sono state sorprese. Come anticipato questa mattina dal Consiglio federale - e ampiamente previsto nel corso delle ultime settimane - anche il prossimo anno i cittadini ticinesi saranno chiamati a sborsare decine di franchi in più ogni mese per far fronte ai premi dell’assicurazione malattia.
L’ennesimo aumento sopra la media (dall’introduzione della LaMal nel 1996) per il nostro Cantone; già definito «inaccettabile» dal direttore del Dipartimento sanità e socialità Raffaele De Rosa, che però questo pomeriggio ha ufficializzato la brutta notizia durante la tradizionale conferenza stampa a Palazzo delle Orsoline. Il Ticino si piazza al quarto posto in termini di premi medi per il 2020 e al secondo per quanto concerne l’aumento percentuale rispetto al 2019. Tradotto in cifre semplici, gli adulti saranno confrontati con un aumento del 2,5%. Per i giovani adulti l’incremento sarà pari all’1% mentre i premi dei minorenni aumenteranno del 2,2%
Interventi del Cantone - Gli ambiti su cui il Cantone intende agire toccano in particolare i medicamenti, l’assistenza sanitaria adeguata e soprattutto la trasparenza. «Abbiamo il dovere civico di ottenere tutte le informazioni» ha affermato De Rosa, sottolineando la «scarsa collaborazione» ottenuta da parte dell’Ufficio federale della sanità pubblica (USFP) ma annunciando al contempo una possibile «apertura» da parte di Berna, a seguito di una telefonata intercorsa questa mattina tra Bellinzona e Berna.
Dal 2011, l’attività del Cantone in materia di casse malati ha permesso un risparmio pari a 23 milioni di franchi, come indicato da Matteo Veri, collaboratore scientifico dell’Area di gestione sanitaria. Nell’ambito della procedura di approvazione, l’intervento cantonale ha permesso in particolare di correggere al ribasso (riduzione di 400mila franchi) la proposta di premio 2020 per uno degli assicuratori con riserve eccessive e di ottenere un rimborso dei premi del 2018 in eccesso per due assicuratori pari a 3 milioni di franchi.
Tre iniziative cantonali - I “pugni” sul tavolo battuti da De Rosa durante il dibattito sul Consuntivo di settimana scorsa si sono però tradotti nell’annuncio di tre iniziative cantonali, che saranno prossimamente presentate al Consiglio di Stato. Il messaggio è già pronto, ha confermato De Rosa. L’orizzonte temporale, considerato l’iter parlamentare, è per il 2021.
La prima di queste (“più forza ai Cantoni”) propone una modifica dell’articolo della Legge sulla vigilanza sull'assicurazione malattie (LVAMal) che permetta di tamponare la problematica della mancata trasparenza, conferendo ai Cantoni la possibilità di esporre agli assicuratori e all’autorità di vigilanza stessa il loro parere su costi stimati e tariffe previste.
Le altre due iniziative toccano invece la spinosa questione delle riserve eccessive e i costi della salute. L’iniziativa per “riserve eque ed adeguate” chiede in particolare che siano considerate eccessive se superano il 150% del limite normativo (oggi siamo a 9 miliardi a fronte di un limite fissato a 9 miliardi). La manovra consentirebbe di «calmierare per tre anni» i costi, «mantenendo i premi invariati e permettendo agli attori della filiera della sanità di implementare le misure», ha spiegato il direttore del DSS.
La proposta per “premi conformi ai costi” andrebbe infine ad imporre agli assicuratori di compensare i costi qualora si constati una riduzione dei costi. Una modifica che renderebbe sistematica la correzione a posteriori dei premi incassati in eccesso.