Il deputato Mps solleva ulteriori interrogativi sui trasporti di ghiaia in Val Bavona
BELLINZONA - In Val Bavona c'è un andirivieni di camion carichi di ghiaia. E questo nonostante il recente blocco di tutte le attività. Una situazione che sarebbe dovuta alla concessione di un permesso dallo Stato maggiore cantonale di condotta, come ha spiegato a tio/20minuti il sindaco di Cevio Pierluigi Martini: «È tutto in regola».
Ma ora quei movimenti sono oggetto di un'interpellanza urgente indirizzata al Consiglio di Stato e firmata dal deputato Mps Matteo Pronzini. Un atto parlamentare che solleva in particolare interrogativi sulla modalità con cui verrebbero concesse deroghe da parte delle autorità cantonali. Il granconsigliere parla di favori ad «amici di amici».
«Sembrerebbe che il proprietario dell'azienda abbia svelato in più di un'occasione di una conversazione avuta con Norman Gobbi, direttore del Dipartimento delle istituzioni (con il quale ha un rapporto stretto di amicizia anche partitica)». Gobbi che è a capo dello Stato maggiore cantonale di condotta, «incaricato appunto di rilasciare deroghe».
Non è noto nemmeno a Pronzini il contenuto di tali conversazioni. E per questo il deputato chiede «un chiarimento pubblico», dato che lo stesso titolare della società «avrebbe riferito a più persone che le deroghe si ottengono così».
L'interpellanza chiede quindi quali siano stati i contatti tra il proprietario dell'azienda e il direttore delle Istituzioni. E con quali motivazioni all'impresa in questione sia stata concessa una deroga.