Da un gabinetto all’altro, il leitmotiv è lo stesso. Niente obbligo, quindi non si fa nulla.
Ma c’è anche la paura dei vandalismi. L’infettivologo Andreas Cerny: «Spiace vedere che chi dovrebbe garantire un servizio igienico in un momento particolare si arrenda così».
BELLINZONA - Gabinetti pubblici super trafficati senza né sapone, né disinfettante. Alla faccia delle raccomandazioni anti Covid-19. Un paradosso se si pensa che per mesi non si è fatto altro che parlare dell’importanza di lavarsi le mani, o di disinfettarsele. «È vero che la gente dovrebbe essere auto equipaggiata – sostiene Andreas Cerny, infettivologo –. Ma chi gestisce un servizio pubblico non dovrebbe tralasciare certi dettagli».
“All inclusive” non sufficiente – Basta fare un giro lungo le aree di sosta dell’autostrada A2 per rendersi conto di come, in più casi, il sapone nei gabinetti sia un optional. Figuriamoci il disinfettante. L’Ufficio federale delle strade (USTRA) sembra non avere colpe, almeno teoricamente. Non ci sono, infatti, obblighi dall'alto relativi ai wc delle aree di sosta. In alcune località c’è il wc “all inclusive”, tutto automatizzato. Al momento, però, non pare offrire sufficienti garanzie di igiene.
Da Minusio ad Ascona – Situazione discutibile anche nel gabinetto in territorio di Minusio, lungo la "stradina rossa", che da Mappo porta a Locarno. Una via pedonale gettonatissima per chi vuole godersi una passeggiata in riva al lago. Anche in questo caso non vi è né sapone, né disinfettante. Più o meno la stessa cosa accade ad Ascona, a volte nel wc situato accanto al cimitero, praticamente sempre in quello sul Monte Verità.
Responsabilità delegate – «La gestione delle aree autostradali – fa notare il Dipartimento della sanità – è di competenza della Confederazione». L’Ufficio federale delle strade (USTRA), però, replica che non c’è alcun obbligo di avere il disinfettante. E che di regola il sapone dovrebbe essere presente in ogni area di sosta. Non sempre, e lo abbiamo constatato di persona, è così. Anzi.
Ci si limita all’acqua – In altri contesti, la competenza è di livello comunale. «E in questi casi, è il Comune che deve rispondere», sottolineano dal Cantone. Ma nei vari Comuni ad avere la meglio sembra essere il timore di furti e vandalismi. «Abbiamo l’acqua e i servizi puliti e funzionanti – ci fanno sapere dall’ufficio tecnico di Minusio –. Purtroppo abbiamo subito diversi vandalismi e quindi da tempo abbiamo rinunciato agli extra. La situazione attuale è sensibile. Ma non essendoci un obbligo imposto dall’alto, abbiamo mantenuto le cose come erano».
Rubano anche la carta da gabinetto – Stessa musica ad Ascona. Anche qui viene chiamato in causa l’ufficio tecnico. «Quello vicino al cimitero è un wc particolarmente soggetto a vandalismi. Così come quello al Monte Verità o quello vicino al circolo del golf. Lì niente extra. Sarebbe inutile mettere sapone e disinfettante. Ce li porterebbero via. Ci rubano anche la carta da gabinetto. Spenderemmo soldi per niente».
Un tema politico – «La Svizzera – riprende Cerny – finora ha puntato sulla responsabilità del cittadino e anche di chi fornisce i servizi. Si tratta di un tema politico. Spiace che ci siano vandalismi. Ma spiace anche che chi offre dei servizi, si arrenda di fronte a questi vandalismi, non pensando a un problema più grande con cui al momento siamo tutti confrontati. È anche vero che, in tutti questi mesi, i cittadini dovrebbero essere più consapevoli ed equipaggiati del necessario per l'igiene personale».
La via (infinita) delle raccomandazioni – «Da parte nostra – riprende un portavoce del Cantone – ci limitiamo a segnalare che la raccomandazione federale e cantonale relativa all’igiene delle mani indica di lavarsi accuratamente e frequentemente le mani. Il sapone, se usato in maniera corretta, è un prodotto sufficiente a garantire una pulizia efficace e a evitare il contagio dal nuovo coronavirus. L’utilizzo del disinfettante è un’alternativa per le situazioni in cui il lavaggio accurato delle mani con il sapone non è possibile».