Nonostante le pandemia e le restrizioni, in Ticino sono arrivate decine di migliaia di turisti.
Il direttore di Ticino Turismo Angelo Trotta: «Forte crescita di giovani, famiglie e turisti dalla Romandia. Peccato per i ristoranti chiusi...».
LUGANO - «Forse sono arrivati ancor più turisti di quelli che ci aspettavamo». È un Angelo Trotta soddisfatto quello che fa un primo bilancio turistico sul weekend pasquale 2021. Naturalmente le statistiche ufficiali non sono ancora disponibili, ma si può già tranquillamente dire che il tasso d'occupazione delle varie strutture ricettive (campeggi, hotel, case di vacanza e residenze secondarie) ha superato il 90%. In particolare, gli hotel a cinque stelle e i campeggi hanno fatto registrare praticamente il tutto esaurito.
Bene i numeri - Le tre notti pasquali rappresentano solitamente circa il 50% dei pernottamenti che vengono registrati nell'intero mese di aprile (quando Pasqua cade in aprile). E quest'anno, complice la meteo che ha sempre impatto fondamentale, si stima che in Ticino siano arrivati circa 80mila ospiti. Un ottimo bilancio quindi, nonostante la quasi assenza di turisti stranieri: «Chiaramente, da questo punto di vista, la pandemia ci ha azzoppato. Ma anche la paura del virus e alcuni inviti delle autorità hanno con ogni probabilità spinto qualcuno a essere prudente e non muoversi da casa», spiega il direttore di Ticino Turismo.
Così così la qualità - Se a livello di numeri c'è soddisfazione, per quanto riguarda la qualità del prodotto turistico che il nostro Cantone è stato in grado di offrire il bilancio è (inevitabilmente) un po' più fosco. «In quest'ambito abbiamo un po' sofferto - conferma Trotta -. Perché se era bello, turisticamente parlando, vedere molta gente nelle piazze, vedere le persone con le mascherine non è il massimo». Un discorso che vale anche per bar e ristoranti. Al posto di vedere le persone sedute ordinatamente, l'unica possibilità di ristorazione data dai take away ha causato un po' di disordine (e qualche rifiuto di troppo). Un'immagine che cozza un po' con quella precisa e pulita del nostro Paese.
Nuovi target da fidelizzare - Fare meglio, dato il contesto, era comunque difficile: «Il Cantone, i Comuni, ma anche moltissimi albergatori hanno fatto grandi sforzi per informare e sensibilizzare la popolazione e i turisti. E infatti non mi sembra ci siano stati grossi problemi di disciplina. Tutt'al più qualche giovane... ma sono casi limitati». E a proposito di giovani, la sensazione è che ci sia stato uno "svecchiamento" del turismo che tradizionalmente sceglie il Ticino per trascorrere le vacanze di Pasqua. «Già lo scorso anno l'aumento di questo target era stato molto importante e la crescita sembra continuare». Così come quella delle famiglie e dei turisti provenienti dalla Svizzera romanda. «Speriamo che si siano trovati bene, in modo che ritornino da noi anche in futuro», è l'auspicio di Angelo Trotta.