Scatta il secondo ultimatum del Municipio. Ma si slitta a dopo le elezioni
LUGANO - Ancora dieci giorni di tempo. Poi, lo sgombero dell'ex Macello sarà affidato alla polizia. Il secondo (e definitivo) ultimatum è stato inviato dal Municipio di Lugano al centro sociale il Molino.
La missiva - scrive la Regione - è stata recapitata questa mattina a mezzo posta agli autogestiti. Il dossier-Molino è tornato di stretta attualità durante la campagna elettorale per le Comunali, con toni sempre più accesi dopo gli scontri avvenuti l'8 marzo alla stazione Ffs di Lugano, in occasione della Festa della donna.
Dieci giorni dopo il Municipio ha deciso, nella seduta del 18 marzo, di disdire la convenzione tra Cantone, Città e Associazione Alba che riconosceva lo spazio agli autogestiti. Automaticamente, è scattato un primo termine di 20 giorni entro cui i Molinari avrebbero dovuto liberare la struttura. Cosa che però non è avvenuta.
La patata bollente rimbalza quindi a dopo le elezioni. Settimana prossima, la decisione dello sgombero - e le sue modalità - sarà in cima all'agenda dell'esecutivo neo-eletto, qualunque esso debba essere.