Nel Golfo di Lugano sono stati depositati circa 260 alberelli di Natale che altrimenti sarebbero finiti al macero.
L'obiettivo è duplice: dare una terza vita alle piante e favorire la riproduzione della fauna ittica.
LUGANO - È ormai una tradizione ben radicata e anche lo scorso weekend è scattata "l'Operazione alberelli", che consiste nel dare una terza vita agli alberi di Natale - dopo quella "normale" e quella addobbata di lucine e ghirlande - e al contempo agevolare quella della fauna ittica. «È un'iniziativa che facciamo da diversi anni, ma la tecnica e il sistema che usiamo è in continuo miglioramento», chiarisce il vicepresidente della Sezione pesca Golfo di Lugano Franco Copis.
Quest'anno sono stati raccolti circa 260 alberelli, che sono stati depositati in quattro diverse zone del Golfo di Lugano: davanti a Villa Favorita, davanti al Casinò, fra il Lido Riva Caccia e il debarcadero di Paradiso e davanti all'acquedotto di Paradiso.
In concreto, le piante vengono immerse e assicurate ad alcune catene portanti fra i -6 e i -9 metri dalla superficie dell'acqua, «in modo da formare un piccolo bosco, dove il pesce persico può riprodursi», illustra Franco Copis. Un piccolo ecosistema costituito grazie alla passione di una quindicina di persone, fra pescatori e sub.