Lo studio dell’Accademia di architettura di Mendrisio: «i quartieri “anziani” godono di servizi che alimentano la vivibilità e qualità».
BELLINZONA - “Qualità di vita nei quartieri anziani del Canton Ticino”.
È il titolo di uno studio elaborato dall’Osservatorio dello sviluppo territoriale dell’Accademia di architettura di Mendrisio per conto del Dipartimento del territorio.Come sottolineato dal DT, in diversi comuni ticinesi sono stati individuati «82 quartieri residenziali che presentano una dinamica di invecchiamento demografico e ne è stata valutata la qualità di vita in base a indicatori d’ordine urbanistico, sullo sfondo dell’arresto della crescita demografica e dell’incremento di abitazioni nel periodo 2015-2019».
In generale ne scaturisce un quadro positivo, secondo il quale «i quartieri cosiddetti “anziani” godono di servizi e infrastrutture che alimentano la loro vivibilità e qualità».Secondo il Piano direttore cantonale è necessario migliorare la qualità di vita della popolazione attraverso la riqualifica urbanistica delle aree edificate e la disponibilità di beni e servizi di base. «Spazi pubblici e aree verdi, trasporti pubblici e percorsi di mobilità lenta, commerci e servizi, luoghi dedicati allo svago e alla cultura, abitazioni adeguate alle varie tipologie di economie domestiche, tranquillità e sicurezza per tutte le categorie di utenti, ma in particolare per quelle più sensibili, come gli anziani: diversi studi sono concordi nel riconoscere questi fattori come determinanti per la qualità di vita dei quartieri in cui abitiamo».
L’Osservatorio dello sviluppo territoriale, usando questi fattori come indicatori e incrociando molteplici dati geo-referenziati (o geodati), ha valutato il grado di vivibilità di 82 quartieri residenziali di diversi comuni ticinesi. «La ricerca mostra che in generale le persone anziane vivono in luoghi provvisti di una buona offerta di servizi e di altre dotazioni significative per la qualità di vita nell’ambito delle seguenti dimensioni: demografia, situazione abitativa, mobilità e sicurezza, ambiente e paesaggio, svago e cultura, servizi di prossimità».
Questo studio «non ha la pretesa di fornire un quadro esaustivo della qualità di vita dei quartieri indagati, poiché non comprende indicatori di tipo economico e sociale e non ha coinvolto in maniera personale gli individui che vivono in tali quartieri». Tuttavia «offre una fotografia interessante del loro stato urbanistico/ambientale, dalla quale i comuni possono partire per sviluppare ulteriori approfondimenti conoscitivi in altri ambiti della qualità di vita e decidere se mettere in atto misure di riqualifica insediativa, sociale o infrastrutturale, in sintonia con gli obiettivi del Piano direttore cantonale ed, in particolare, nel contesto del Programma d’azione comunale per lo sviluppo insediativo centripeto di qualità».