Il racconto delle persone rimaste isolate dal maltempo di questo fine settimana. Il comune di Biasca: «Non li abbiamo dimenticati».
BIASCA - Una trentina, forse una quarantina o anche una cinquantina, di persone sparse per diverse cascine e che da venerdì sono tagliate fuori dal mondo.
Stiamo parlando degli abitanti della Val Pontirone la cui unica via di comunicazione con il piano è stata sepolta da una serie di smottamenti più o meno importanti.
Al momento i lavori sono in corso anche se non è ancora chiaro quando la strada potrà essere sgomberata. Stando a quanto riportato dal comune di Biasca resta sconsigliato percorrere la strada, per il pericolo di caduta sassi.
«Ci sentiamo abbandonati», raccontano un gruppo di abitanti a tio.ch, «non abbiamo ottenuto alcun tipo di assistenza da parte delle autorità, se non qualche Sms. Nessuno fa un censimento di chi è qua, di come sta e fino a ora non ci sono state offerte possibilità alternative per lasciare la Valle».
Diverse delle persone bloccate in altura, inoltre, sono anziane con tutte le problematiche del caso: «C'è chi ha finito le medicine e ha dovuto arrangiarsi come ha potuto, e c'è anche chi ha chiamato la Rega per essere portato via», raccontano gli abitanti condividendo con la redazione il loro sfogo.
L'Ufficio tecnico del comune di Biasca però rassicura: «Non sono stati dimenticati, sappiamo quanti sono e delle loro condizioni. In caso di novità vengono avvisati tempestivamente via Sms. Va anche precisato che per quanto riguarda la zona di Biborgo è in atto un piano d'emergenza ben preciso, su quel pendio c'è una situazione analoga a quella di Brienz (GR) con uno scivolamento costante che il maltempo rende più imprevedibile e pericoloso», ci spiegano.
«Bisogna inoltre aggiungere che l'allerta maltempo era già stata diramata con largo anticipo, chi ha deciso di non lasciare la Valle Pontirone lo ha fatto sapendo cosa sarebbe potuto succedere», continuano le autorità biaschesi, «in ogni caso, se dovessero esserci delle problematiche urgenti, sono senz'altro invitati a chiamarci».
Riguardo allo sgombero della strada, la speranza «è che al massimo entro venerdì i lavori possano essere ultimati», concludono.