In Valle Maggia intanto i numeri indicano come l'ondata di maltempo non potrà non avere effetti negativi
BELLINZONA - «Il Ticino è una meta sicura per l’estate. L'invito è quindi a venire da noi». L’appello rivolto ai turisti pronti a partire per le vacanze, complice finalmente anche il ritorno del bel tempo, arriva dal direttore di Ticino Turismo, Angelo Trotta. Il Ticino intero e soprattutto l’alta Valle Maggia e la Mesolcina, così provate dalla furia degli elementi - che ha provocato anche vittime e dispersi - nel loro lento ritorno alla normalità non possono fare a meno dell’indotto assicurato dai vacanzieri.
Anche perché, cifre alla mano, una zona come la Val Maggia può contare in media su 200mila pernottamenti all'anno - in base ai dati dell'Organizzazione Turistica Lago Maggiore e Valli - di cui più di 35mila nella zona colpita dalla furia del maltempo. Numeri dunque di rilievo che, se mancati o fortemente ridimensionati, causerebbero gravi conseguenze sul tessuto socio-economico. Anche perché tale zona, sempre per rimanere in questa parte del territorio, può contare due campeggi e 26 hotel di piccole dimensioni, di cui 15 nell'alta valle colpita dall'emergenza. Senza contare circa 400 appartamenti in affitto e 1.800 seconde case.
È dunque necessario che a quanti si mettono in viaggio non manchi o ritorni la fiducia nel poter trovare un territorio integro e accogliente. «In particolare nelle zone alluvionate ci sono ancora alcuni elementi da chiarire - spiega il direttore – come la presenza di detriti nel lago o le raccomandazioni sulla balneabilità nel Fiume Maggia e sul Lago Maggiore». E proprio per affrontare la realtà in divenire, Ticino Turismo ha elaborato un piano in diverse fasi. «Ora siamo ancora nella fase zero, ovvero quella emergenziale sebbene ormai in uno stato conclusivo», aggiunge il direttore.
Poi, a partire dal 15 luglio, scatterà la fase uno, ovvero verranno messe in campo «una serie di attività e comunicazioni mirate a rinforzare la fiducia nei viaggiatori a venire in Ticino, meta sicura e ricca di possibilità, valli comprese», spiega il direttore Trotta. E sempre in tale traiettoria si inseriscono «anche i contatti con Svizzera Turismo e i cantoni del Vallese e dei Grigioni per lavorare insieme a rinforzare il messaggio», conclude. Infine, da fine agosto scatterà una fase ulteriore per «promuovere l’autunno». A lungo termine si dovrà investire maggiormente sui mercati esteri e sulla destagionalizzazione.
Si arriva a questa stagione estiva dopo un periodo «iniziato a Pasqua caratterizzato da prevalente brutto tempo che si è protratto a lungo e ha interessato spesso i weekend causando una situazione non proprio favorevole per il turismo», l'ultima riflessione di Angelo Trotta.