Una nuova frana di fango e detriti è scesa poco prima delle 16.30. Il villaggio è stato nuovamente evacuato
BREGAGLIA - La frana in Val Bregaglia è ancora viva. Poco prima delle 16.30, riferisce la Polizia cantonale, una nuova colata ha trasportato a valle, nella zona di Bondo, fango e detriti, costringendo la popolazione che questa mattina aveva potuto fare ritorno in casa ad abbandonare temporaneamente le proprie abitazioni. La zona "libera" non è infatti stata toccata.
I detriti hanno raggiunto unicamente una delle zone già evacuate, lambendo tre edifici già danneggiati dalla frana di mercoledì. Lo smottamento era tuttavia atteso. Almeno un milione di metri cubi di roccia risultava ancora instabile.
«Danni? Impossibile una stima per ora» - La misura dei danni provocati dalla frana di mercoledì non è tuttavia ancora quantificabile, e sarà così fino a quando gli esperti non avranno accesso all'area interessata.
«Non si può ancora stimare l'ammontare dei danni», ha dichiarato oggi all'ats il direttore dell'assicurazione fabbricati dei Grigioni (GVG) Marcus Feltscher. Non è però ancora chiaro quando i periti delle assicurazioni potranno iniziare il loro lavoro nella zona colpita.
Cantone e assicurazione - «Siamo un cantone alpino, in cui si possono verificare frane o valanghe. I danni alle infrastrutture si possono riparare e ricostruire gli edifici distrutti. Per questo motivo esiste l'assicurazione immobiliare», ha sottolineato Feltscher.
Se le assicurazioni rispondono ai danni causati a oggetti, abitazioni e infrastrutture, il Cantone contribuirà invece alla riparazione di giardini, campi e pascoli distrutti. La Cassa per i danni di natura dei Grigioni (ESK) copre il 70% dei danni ai terreni privati e alle colture, ha precisato Feltscher.
Un ulteriore 20% dovrebbe essere garantito da Fondssuisse, l'aiuto in caso di danni elementari. Tuttavia non tutti hanno diritto ai fondi, in particolare i facoltosi e chi percepisce un reddito elevato.
Inoltre, Caritas si è detta pronta a fornire il suo aiuto alle persone maggiormente in difficoltà. Lo ha annunciato l'associazione in un comunicato odierno.
L'aiuto avverrà in maniera sussidiaria, ovvero come complemento di prestazioni delle assicurazioni, di Fondssuisse o delle sovvenzioni. La presa a carico dei costi residui è possibile a favore di individui, piccole aziende, società e comunità finanziariamente deboli, si legge nella nota di Caritas.
Frana da record - Lo smottamento di 4 milioni cubi di rocce avvenuta mercoledì risulta intanto essere una delle più grandi frane negli ultimi 100 anni in Svizzera. L'ultima colata di proporzioni enormi era stata registrata a Elm (GL) nel 1881.
Avanti con le ricerche - Proseguono nel frattempo le ricerche degli 8 escursionisti dispersi da mercoledì mattina. Per evitare l'interferenza di terzi durante le operazioni, l'Ufficio federale dell'aviazione civile (UFAC) ha chiuso lo spazio aereo sopra la zona di Bondo per un raggio di cinque chilometri fino a lunedì a mezzanotte.
Solidarietà dal Ticino - In una lettera inviata oggi al Consiglio di Stato grigionese e al Municipio del Comune di Bregaglia, il Governo ticinese ha espresso solidarietà alle autorità, alla comunità della Val Bregaglia e a tutta la popolazione colpita dalla frana negli scorsi giorni.