Dal canto suo il consigliere federale Guy Parmelin ha confermato la disponibilità
BREGAGLIA - L'esercito è pronto ad intervenire nelle operazioni di aiuto a Bondo, in Val Bregaglia (GR), dopo la frana che si è staccata mercoledì scorso dal Pizzo Cengalo travolgendo il paese. Al momento, però, l'impiego dei militari è fuori discussione, perché ritenuto troppo pericoloso.
Il consigliere federale Guy Parmelin, capo del Dipartimento della difesa, ha confermato la disponibilità. Tuttavia, l'intervento dell'esercito sarebbe troppo pericoloso allo stato attuale, ha dichiarato il consigliere retico Christian Rathgeb all'ats: in caso di emergenza, i soldati dovrebbero poter essere allontanati entro quattro minuti, cosa non possibile dal momento che il materiale è ancora in movimento.
Rathgeb ricorda, inoltre, che sul Pizzo Cengalo c'è ancora un milione di metri cubi di materiale in movimento che potrebbe staccarsi in qualsiasi momento.
Aiuto dalla catena della Solidarietà - Pronta ad offrire sostegno finanziario anche la Catena della solidarietà: secondo l'addetta stampa Daniela Toupane, l'organizzazione di soccorso dispone di un fondo specifico di 3 milioni di franchi per danni da maltempo, che potrebbero essere utilizzati per offrire aiuto finanziario immediato alla Bregaglia.
L'organizzazione attende una richiesta ufficiale dal Comune di Bregaglia o da privati; quest'ultimi possono rivolgersi alla Caritas, che rappresenta l'associazione in loco.