I proprietari ritirano la loro offerta con una lettera di 4 pagine consegnata al Gran Consiglio. Il progetto del Governo riparte da zero
BELLINZONA - Una lettera di 4 pagine, consegnata ieri al Gran Consiglio, ha posto la parola fine al progetto di una Città dei mestieri (insieme all’Istituto della formazione continua e alla Sezione della logistica) all'interno dello stabile eVita.
A scriverla è la società proprietaria che ha ritirato la propria offerta a causa «della tempistica estremamente incerta» della politica. I proprietari non sono infatti più disposti - come riportato dai quotidiani ticinesi - a vendere lo stabile al Cantone. Ricordiamo che per l'acquisto erano già stati stanziati - tramite un messaggio governativo - 12.6 milioni di franchi.
A far pendere l'ago della bilancia verso questa decisione clamorosa sono state soprattutto le contestazioni politiche al progetto: i dubbi e le polemiche erano infatti sorti dapprima in casa PPD (un'interrogazione della deputata Nadia Ghisolfi che chiedeva lumi sul rispetto della Legge sulle commesse pubbliche è datata novembre 2017) e successivamente pure nella Lega.
Il progetto voluto dal Governo torna quindi alla casella di partenza. E sicuramente, nei prossimi giorni, le polemiche non mancheranno.