L'interpellanza al Consiglio di Stato da Sanvido (Lega) e Caccia (Centro) affronta un tema caldissimo per il nostro cantone
BELLINZONA - Un cantone “incanalato” fra le montagne, con una superficie ridotta e che si trova ad avere a che fare con un numero soverchiante di automobili, autoctone e non. Il problema del traffico è uno di quelli cardine del nostro cantone e che, ormai, «non può più attendere una soluzione».
Lo sostiene un'interpellanza presentata al Governo da parte dei granconsiglieri Andrea Sanvido (Lega) e Arnaldo Caccia (il Centro): «Le auto private occupano oggi la parte maggioritaria dei metri quadrati di asfalto del Cantone, di conseguenza si deve trovare una soluzione al loro stazionamento per risolvere il traffico congestionato che se una volta concerneva solo gli orari di punta, oggi invece occupa quasi 13 ore consecutive al giorno», riporta il testo.
La volontà dichiarata è quella - a fronte di un elevatissimo numero di lavoratori che si spostano sulle quattro ruote - «trovare il modo di poter evitare colonne nei centri urbani e sulle nostre autostrade e spingere concretamente gli automobilisti a posteggiare la propria vettura lontano dai centri urbani e utilizzare i mezzi pubblici per recarsi al lavoro».
Fra le proposte, sottoposte all'Esecutivo cantonale, c'è quella di creare una serie di posteggi decentralizzati (e ben collegati alle città) sotto forma di autosili.
E le domande dei co-firmatari: «È possibile preparare uno studio di fattibilità per l’edificazione di questi autosili? Delle possibili correzioni onde ridurre le ore di colonna, improduttive ma costose, per accedere ai centri urbani per motivi commerciali e di lavoro, il tutto migliora anche la qualità di vita del lavoratore», e ancora: «In alternativa quali sono i piani del Consiglio di Stato per risolvere il problema del traffico nel nostro Cantone?».