Tutti i grandi eventi dell'estate sono rimandati di un anno, compresi i big internazionali come McCartney e Clapton
ROMA - L'industria della musica italiana (come quella svizzera e di gran parte d'Europa e del mondo) si ferma per un anno.
Gli appuntamenti dell'estate 2020 slittano direttamente all'anno successivo. Assomusica, l'associazione di categoria che raggruppa organizzatori di spettacoli e produttori, ha annunciato che tutti i grandi eventi, alla luce delle disposizioni governative, non potranno aver luogo. Una situazione che in Ticino conosciamo bene e che ha portato all'annullamento degli eventi musicali luganesi (La Quairmesse, Roam Festival, Blues to Bop), locarnesi (Moon&Stars) e del resto del Cantone (JazzAscona, Vallemaggia Magic Blues e così via).
Rinvii che riguardano non solo gli eventi estivi, ma anche quelli autunnali, come vi abbiamo annunciato stamattina.
Dopo settimane nelle quali gli artisti chiedevano chiarezza, il decreto del governo Conte è arrivato. Tiziano Ferro lo ha letto ai suoi fan, annunciando allo stesso tempo che il tour che sarebbe dovuto partire tra una decina di giorni salta direttamente all'anno prossimo. Stessa sorte per i concerti di decine di grandi nomi della musica italiana: da Vasco Rossi a Claudio Baglioni, da Cesare Cremonini ad Antonello Venditti, da Zucchero a Gianna Nannini, passando per Francesco De Gregori, Biagio Antonacci, Piero Pelù, Andrea Bocelli, Il Volo e così via. Molti hanno annunciato sui social che troveranno forme alternative per restare in contatto e fare compagnia al proprio pubblico.
Niente anche per le superstar internazionali: il pubblico del Belpaese non potrà ascoltare Paul McCartney, Eric Clapton, Lenny Kravitz e così via.