«Rafiki ha finalmente avuto giustizia» ha detto l'Uganda Wildlife Authority (UWA).
KAMPALA - L'assassino di uno dei più noti gorilla di montagna dell'Uganda, Rafiki, è stato sentenziato a 11 anni di carcere.
Si tratta di Felix Byamukama, che si è dichiarato colpevole di essere entrato illegalmente nel Parco Nazionale di Bwindi, un'area protetta del Paese, e di aver ucciso il gorilla. Lo riferisce la Bbc.
Byamukama aveva precedentemente dichiarato che il gorilla lo aveva attaccato, e che aveva dovuto uccidere Rafiki per autodifesa, come spiega l'Uganda Wildlife Authority (UWA).
Le indagini hanno dimostrato che Rafiki è morto quando è stato trafitto da un oggetto appuntito, che ha raggiunto persino gli organi interni. Il giorno dopo, una squadra dell'UWA ha rintracciato Byamukama in un villaggio vicino, armato di attrezzatura da caccia con altre tre persone.
L'UWA ha commentato la sentenza dichiarando che «Rafiki ha avuto giustizia». Byamukama si è anche dichiarato colpevole di aver ucciso un potamocero e una piccola antilope.
Gli altri tre "bracconieri" coinvolti hanno negato le accuse e sono al momento rinchiusi in carcere, in attesa di processo.
I gorilla di montagna, lo ricordiamo, sono una specie in pericolo d'estinzione con poco più di 1'000 esemplari esistenti, limitati nelle aree protette di Congo, Ruanda e Uganda. Rafiki era a capo di un gruppo di 17 gorilla, che è rimasto ora vulnerabile a causa dell'assenza di una figura leader, fondamentale per il branco.