Secondo Pechino, i membri della NATO hanno dimostrato una «mentalità da guerra fredda»
PECHINO - La NATO dovrebbe smettere di «esagerare la teoria della minaccia cinese» e di «calunniare» lo sviluppo pacifico della Cina, con la sua «mentalità da guerra fredda».
Lo ha dichiarato l'ambasciata cinese presso l'Unione europea (UE), in una nota pubblicata oggi e ripresa dal Guardian.
I leader dell'Alleanza atlantica, lo ricordiamo, hanno sottolineato ieri come sia le «ambizioni» sia la «determinazione» di Pechino costituiscano «sfide sistemiche» per la sicurezza e l'ordine internazionale.
Secondo Pechino, la NATO dovrebbe vedere «razionalmente» lo sviluppo cinese, senza esagerare «teorie della minaccia» e smettere di «usare gli interessi e i diritti legali della Cina come scusa per manipolare la politica del gruppo».
Nel comunicato, poi, l'ambasciata cinese ha detto che le dichiarazioni dell'Alleanza sono una «calunnia dello sviluppo pacifico della Cina, un errore di valutazione della situazione internazionale e del proprio ruolo», e «la continuazione di una mentalità da guerra fredda e della psicologia politica del gruppo».
Parlando della politica militare cinese, la nota odierna la definisce «di natura difensiva», con un ammodernamento «giustificato, ragionevole, aperto e trasparente». D'altronde, «la spesa militare della Cina nel 2021 è di circa 209 miliardi di dollari, più bassa di quella dei Paesi della Nato».
Sui temi di Xinjiang, Hong Kong e Taiwan, lo ricordiamo, l'ambasciata cinese a Londra ha recentemente detto di essere risolutamente contraria a come vengano distorti i fatti per esporre «le sinistra intenzioni» di alcuni paesi, come gli Stati Uniti.