La Russia si svincola dal trattato del Consiglio d'Europa
STRASBURGO - Mosca ha deciso di non essere più vincolata dal trattato del Consiglio d'Europa per la protezione delle minoranze nazionali. Lo rende noto l'organizzazione paneuropea di cui la Russia faceva parte prima di invadere l'Ucraina.
Il comitato preposto a monitorare il rispetto di questa convenzione «deplora» questa decisione anche perché «priva più di 25 milioni di persone appartenenti alle numerose minoranze della Federazione Russa della protezione offerta da questo unico trattato internazionale».
Contemporaneamente il comitato «ribadisce la sua profonda preoccupazione per la situazione delle persone appartenenti alle minoranze» indicando tra l'altro che «i giovani appartenenti alle minoranze sono sovra rappresentati tra le reclute e le vittime della guerra di aggressione della Russia contro l'Ucraina».
A Strasburgo ci si inquieta anche per le conseguenze che la decisione di Mosca avrà sulle minoranze ucraine che vivono in Crimea e in altri territori sotto il controllo o l'occupazione temporanea russa. «Oltre alle sofferenze umane e alla distruzione del patrimonio culturale causate dall'aggressione, queste persone sono esposte a violazioni dei diritti umani e a politiche di assimilazione da parte delle forze di occupazione», afferma il Comitato.