La chiusura di tre stabilimenti ha inciso per 10 milioni di franchi
ARBON - Arbonia, gruppo turgoviese attivo negli equipaggiamenti per immobili in costruzione (finestre, porte, impianti sanitari, superfici), ha realizzato nel 2019 un utile operativo EBITDA al netto degli effetti straordinari di 134,8 milioni di franchi, in rialzo del 17,2% rispetto all'esercizio precedente.
Il miglioramento si deve soprattutto al segmento delle finestre, ma anche le altre divisioni hanno presentato un'evoluzione positiva, si legge in un comunicato diramato oggi.
Tuttavia gli effetti unici hanno pesato sui conti: la chiusura di tre stabilimenti ha inciso per 10 milioni di franchi, mentre nel 2018 la cessione di immobili aveva fruttato 26 milioni. Inoltre attività vendute quell'anno avevano ancora generato un utile di 7,3 milioni. Tenendo conto di tali fattori l'EBITDA è calato del 3,9% a 125,4 milioni, l'EBIT perfino del 34,9% a 39,7 milioni (+9,5% a 52,3 milioni al netto degli effetti straordinari).
L'utile netto è così sceso da 46 a 26,2 milioni di franchi. Come già reso noto in gennaio il fatturato è salito del 3,1% a 1,416 miliardi (-2% organico). Gli azionisti dovrebbero ricevere un dividendo di 22 centesimi per azione dopo 20 centesimi l'anno precedente.
Gli analisti contattai dall'agenzia AWP si aspettavano in media un EBITDA di 133,9 milioni e un utile netto di 31,4 milioni.
Arbonia guarda con fiducia al futuro nonostante il contesto di mercato non facile. Per il 2020 è attesa una crescita organica delle vendite del 3% circa e un margine EBITDA di circa il 10%.