Swissmem afferma che la misura, in questa fase, «è di fatto uno stop all'esportazione»
ZURIGO - Nuove misure per contenere la pandemia di coronavirus, alla luce dell'aumento considerevole dei casi, sono accolte con favore da Swissmem. Con una eccezione: la quarantena generale d'ingresso non deve riguardare chi viaggia per lavoro.
«I viaggi d'affari sono estremamente importanti per l'industria» afferma l'associazione in un comunicato stampa. «Il quarto trimestre è centrale per le industrie MEM (meccaniche, elettriche e dei metalli). Molti ordini verranno elaborati nelle prossime settimane e le aziende sono alle prese con problemi della catena delle forniture. Se la consegna può essere effettuata, deve esserlo il più rapidamente possibile per evitare penali e consentire la fatturazione». Per questo motivo, spesso è necessaria la presenza di specialisti presso il cliente. Lo stesso vale per gli ordini di assistenza e riparazione. Del resto, in questi giorni si stanno concludendo contratti che sovente richiedono un incontro faccia a faccia».
Per tutti questi casi, sostiene Swissmem, la quarantena all'ingresso «del tutto sorprendente» e motivata dalla diffusione della variante Omicron «è di fatto uno stop all'esportazione» che «porta a un danno finanziario a breve termine, che colpisce due volte le imprese industriali in considerazione del rapido aumento dei prezzi delle materie prime e del trasporto merci. A medio termine, ci saranno anche notevoli danni reputazionali».
Una soluzione «semplice e collaudata» è a portata di mano, afferma Swissmem: «Riattivare la previsione di deroga per trasferte importanti e non rimandabili, valida fino a pochi mesi fa».