Sulle strade sono comunque stati immessi oltre 15mila veicoli.
BERNA - A gennaio il mercato automobilistico svizzero ha subito una battuta d'arresto, dopo sedici mesi di crescita consecutivi. Anche i veicoli elettrici hanno destato meno interesse lo scorso mese.
Nel mese in rassegna, sul territorio elvetico e nel Liechtenstein sono state registrate 15'236 nuove immatricolazioni, 1'201 in meno rispetto al medesimo periodo dello scorso anno. Secondo un comunicato diffuso venerdì da Auto-Svizzera, si tratta di un calo del 7,3%.
«Considerata la difficile situazione economica, questo inizio d'anno fiacco non sorprende», ha precisato l'associazione degli importatori, sottolineando la mancanza di stimoli «soprattutto da parte dei clienti privati e per quanto riguarda le auto elettriche, che dopo anni di crescita costante stanno ora perdendo la loro quota di mercato», scesa dal 17,3% al 15,5%.
In totale sono stati immessi sulle strade svizzere 2'364 veicoli completamente elettrici. «L'introduzione della tassa d'importazione su queste vetture e il perdurare di condizioni inadeguate per la mobilità elettrica stanno avendo un effetto controproducente», ha dichiarato Peter Grünenfelder, Presidente di Auto-Svizzera.
È invece lievitato il numero di veicoli ibridi plug-in (quota di mercato 25,9%), che hanno rappresentato poco più del 30% delle nuove immatricolazioni (+2,1 punti percentuali), mentre i motori a benzina rimangono in testa, con una quota del 32,6%, in calo di 3,3 punti percentuali.
La percentuale di nuove auto diesel è stata invece dell'11,1%, con un "notevole" aumento di 1,2 punti percentuali della quota di mercato.