di Luca Campana, Consigliere Comunale del Centro a Lugano
LUGANO - Arriva corrispondenza nella buca delle lettere e vedo buste belle corpose: la prima della cassa malati, la seconda dal Cantone e la terza di un'associazione. Un giorno come tanti, le colgo e le apro immediatamente sul posto.
La prima ovviamente è l'atteso certificato d'assicurazione 2023 (via il dente e via il dolore penso),….sono quasi 60 franchi di aumento al mese che in totale fanno circa 720 franchi all'anno, chissà cosa arriverà per mia moglie e mia figlia penso ansiosamente (si scoprirà presto un aumento simile).
Preso atto della prima lettera apro la seconda, quella del Cantone, conguaglio del 2021 ed ero assolutamente convinto di essere a posto, abbriva pagherò anche quello a fine mese, in quel momento penso a quanto sarebbe stato bello pagare direttamente alla fonte come i frontalieri, senza conguagli, tasse cantonali, federali, comunali e via dicendo perché d'altronde sono dipendente e non indipendente.
Abbriva, apro la terza ed è l'associazione no profit che chiede il contributo per il 2023, Ok dico fra me e me, pagherò anche quella, tutto il resto nella spazzatura della carta perché pubblicità.
Il pensiero in quel momento è a quello che verrà da pagare nei prossimi mesi.
Oggi però è giovedì e la sera i negozi sono finalmente aperti fino a tardi e sono sollevato, mia moglie vuole passare alla concessionaria per informazioni e poi un po' di spesa verso Grancia, prima però devo assolutamente fare benzina che sono quasi in riserva, arrivato al distributore faccio il pieno, in questo contesto la rotella corre veloce forse anche troppo veloce per i miei gusti, alla fine la differenza dal solito pieno è di venti franchi.
Avrò assolutamente sbagliato pompa mi dico; colpa mia non ho guardato la vetrina in anticipo dalla fretta.
Abbriva alla prossima presterò più attenzione.
Arriviamo al concessionario l'amara sorpresa, ci vuole almeno un anno per l'attesa di un nuovo veicolo, sembrano mancare a livello globale componenti elettronici e le materie, i prezzi dei veicoli lievitati, ci consigliano di mantenere ancora l'auto per un po' di tempo, non si sa mai.
Fatto questo, il resto della serata per negozi di alimentari con qualche pensiero in meno.
Il giorno dopo, con in mente i pagamenti del giorno prima, chiamo l'amministrazione per chiedere novità sul prezzo del gas visto che il riscaldamento è autonomo, mi dicono che forse è meglio mettere mano al borsellino subito per evitare una mazzata tutta insieme vista l'incertezza degli aumenti.
Già che ci sono chiedo per telefono i prezzi dell'energia elettrica che se ricordo bene dovrebbero essere del 30% più cari, ma devo ancora aspettare.
Siamo solo all'inizio di ottobre e non è tutto chiaro su quanto aumenteranno le spese, per il ceto medio (peraltro senza sussidi) è un dilemma, sarebbe meglio non pensarci, ma se hai famiglia…ovviamente ci pensi.
Una storia la mia come tante, tuttavia complessivamente abbastanza stabile, il pensiero va a chi non ha abbastanza disponibilità per i continui aumenti, come faranno?
Aumenti che colpiscono tutti indistintamente (a parte chi poi ci fa la cresta ai prezzi), ma l'unica cosa sicura…che c'è in atto un radicale cambiamento della normale abitudine dello stile di vita.