Luca Campana, Consigliere Comunale per il Centro a Lugano
Può capitare (ed è capitato) di sentire inveire contro la propria città da parte di chi vi abita, questo fa un po' arrabbiare, soprattutto quando si assistono settimanalmente persone che decidono di trasferirsi a Lugano e chiedere cittadinanza includendo nei primi lavori la sicurezza verso i propri figli e per la qualità di vita percepita.
Lamentarsi a summa zero per il proprio stato d'animo, senza proporre qualcosa ma solo per ingiuriare a gratis è facile, ma lo trovo poco costruttivo nell'insieme; «per me c'è una differenza abissale tra vivere e visitare ... Non dipende da quanto stai in una città ma da come ti entra dentro ...»
Vivere in un luogo a mio avviso non significa solo dormirci, lavorarci, ma ogni tanto anche voler tessere reti sociali, che può voler dire promuoversi con le associazioni e scorgere ogni aspetto di quel luogo, vederne soprattutto l'evoluzione senza sempre piangersi addosso; insomma cercare di vedere oltre.
L'evoluzione di Lugano negli ultimi tempi ha accelerato con la miglioria di parchi e degli spazi da vivere, con numerosi altri progetti per la popolazione, come per il prossimo secondo parco più grande di Lugano.
Assai importante è la qualità urbanistica e degli spazi verdi; il prodotto, che racchiude le infrastrutture e i mezzi pubblici che verranno presto annoverati, fra l'altro; aiuta ad una buona prosperità economica; senza contare la programmazione culturale e d'intrattenimento presente e, infine, come la nostra città sa raccontare e promuovere la propria identità, anche sui social media, dai locali, infine dal racconto positivo dei turisti in madre patria.
Ieri pomeriggio, che per molti era una giornata di festa, con mia moglie e la mia piccola ho deciso di fare una "lunga" passeggiata sul Quai di Lugano per poi come ultima destinazione far tappa a Lugano Marittima, salvo poi cambiare idea e continuare ancora verso la strada per il sentiero di Gandria.
Giornata fantastica e molte persone, compreso turisti, in giro a svagarsi a bordo lago (con alcuni nuotatori improvvisati), ed anche in quel momento mi sono reso conto di quanto siamo fortunati solo ad aver certe possibilità di svago.
A mio modo di vedere siamo sulla buona strada se qualche volta ci ricordiamo dove ci troviamo, se poi aggiungiamo anche un pizzico di genuinità nostrana ed uno sguardo verso una periferia che ha molto da offrire potremmo dire di aver finalmente raggiunto un buon traguardo di integrazione.
Buona Lugano a tutti.