Federica Brignone si è intanto laureata campionessa di specialità.
Tra la Miradoli e Lara si è piazzata Mikaela Shiffrin.
LENZERHEIDE - È andato a una sorprendente Romane Miradoli il super G di Lenzerheide, gara alla quale ha partecipato anche Roger Federer in qualità di spettatore d'eccezione. Un tracciato, quello disegnato da Mauro Pini, molto complicato e di difficile lettura: diverse atlete non sono riuscite a raggiungere il traguardo.
Alle spalle della francese (ala sua prima affermazione in CdM) si è piazzata Mikalea Shiffrin (+ 0''38) - uscita con le ossa rotte dalle Olimpiadi - e Lara Gut-Behrami (+ 0'88). Sulle nevi di casa la ticinese ha saputo riscattarsi dopo il deludente fine settimana di Crans-Montana, dove aveva pagato gli enormi sforzi profusi a Pechino. Ai piedi del podio Marta Bassino, mentre Petra Vlhova - in lotta per la generale - si è classificata soltanto 18esima a 3''31. Da annotare anche l'ottavo rango di Michelle Gisin, attardata di 2''04, e l'11esimo di Wendy Holdener (+ 2''50).
Federica Brignone - oggi nona - si è intanto laureata campionessa di specialità con una gara d'anticipo. Le atlete che ancora potevano insidiarla erano Elena Curtoni e Sofia Goggia: la prima non ha terminato la gara, mentre la seconda ha preferito saltare l'appuntamento grigionese.