Il Mondiale per club sta per essere svelato
Arno Rossini: «Ci sono i migliori del mondo, sarà un grande spettacolo, di quelli che ti prendono»
ZURIGO - Ricordate ancora la partita secca, giocata in inverno in orari improbabili (colpa del fuso orario)? Allora, ahivoi, cominciate ad avere qualche “primavera”. Se invece conoscete solo la versione un po’ stramba, con un torneo allargato ma le squadre europee in campo solo dalla semifinale, allora siete ancora tifosi freschi. In entrambi i casi, comunque, dovrete presto voltare pagina. Il Mondiale per club, quello che una volta era la Coppa Intercontinentale, è infatti pronto a un nuovo cambiamento: sarà più lungo, ricco, scintillante e… riempirà tutta un’estate. La prossima.
Domani, giovedì, si terrà il sorteggio della prima “nuova” edizione della competizione. Un torneo pensato per ben 32 squadre, che si giocherà dal 15 giugno al 13 luglio prossimi negli USA e che, per format, ricalcherà un po’ quello del… Mondiale. Appunto.
«Devo ammetterlo, sono davvero incuriosito - è intervenuto Arno Rossini - ci saranno i migliori club e, quindi, i migliori giocatori: non ci si può dunque attendere che un grande spettacolo. Di quelli che ti prendono».
Finora la novità non è stata proprio accolta con gioia. “Si gioca troppo”, “Che motivo c’era?”...
«Il motivo è sempre quello: il Dio soldo. La FIFA ha visto nell’estate “dispari”, ogni quattro anni, un buco del calendario da far fruttare. E lo ha riempito con questo torneo. Le proteste da parte degli addetti ai lavori sono normali e anche comprensibili, ma il prodotto potrebbe davvero diventare importante e far felici tanti. I miliardi in ballo non soddisferanno infatti solo i dirigenti zurighesi: tutte le grandi società ne beneficeranno. Unica cosa, se si vuole che il torneo “sfondi”: a livello mediatico, di marketing, dovranno essere perfetti nella prima edizione. Se ci riusciranno, tutto verrà di conseguenza. Guai a sbagliare però».
E il Mondiale diverrà un appuntamento imperdibile…
«Ha tutto per diventare in fretta importantissimo. Superando per interesse anche la pur eccezionale Champions League. Ma, d’altronde, stiamo parlando di un palcoscenico planetario. E, potenzialmente, di miliardi di tifosi. È una vetrina pazzesca».
Format nuovo significa maggiori sorprese a livello sportivo?
«Volete sapere se vinceranno sempre le solite? Il Real Madrid, il Manchester City, il Bayern Monaco? Hanno dalla loro tradizione e qualità; almeno nella prossima edizione però, nella quale tutti saranno esordienti, qualche sorpresa potrebbe saltar fuori. Anche tra i giocatori. Si seguiranno i big, è vero, ma un diamante grezzo, vedrete, lo si troverà».
Come d’altronde succede spesso nel Mondiale classico…
«Vero. Un ragazzo che in pochi conoscono ma che in un mese sa lasciare il segno c’è sempre. E quel mese gli cambia la vita».
Mondo, milioni, campioni: tutto bellissimo, ma i cari vecchi campionati nazionali?
«Ecco, alla lunga quelli potrebbero anche pagare a caro prezzo la concorrenza. L’interesse verso un prodotto che non offre partite di livello altissimo potrebbe scemare».