La mamma era su un mezzo pubblico quando sono arrivate le doglie. Partorisce sotto gli occhi sbigottiti del conducente e dei viaggiatori.
Per un'attivista dell'ambiente, da sempre a favore dei trasporti pubblici, non c'era niente di meglio che partorire su un bus della città. È accaduto a Losanna. Una giornata che non verrà dimenticata molto facilmente nè da Antonio, conducente da quattordici anni della linea 7, nè dai viaggiatori presenti. Protagonista è Marina, una donna in dolce attesa del terzo figlio. «Ne ho già due, ragion per cui non ero molto preoccupata del momento del parto - ha raccontato la donna al portale 20minutes - quando sono iniziati i primi dolori ho subito chiamato l'ospedale, ma loro mi hanno detto di richiamare entro un'ora. "Ero ancora in grado di camminare e quindi siamo partiti per prendere l'autobus in direzione dell'ospedale. Questo dimostra che non ero molto lucida evidentemente, altrimenti avremmo preso un taxi».
Esterefatto il conducente Antonio. Quella mattina aveva iniziato il turno alle 5.33. «L'ho vista arrivare con un po' di pancia, ma francamente non sospettavo nulla», ha raccontato. Il bambino probabilmente, spiega la mamma, era già nella parte bassa del ventre. Infatti dopo neanche una fermata di bus e dopo una sola contrazione, il bambino - Benjamin, questo il nome - è venuto alla luce. «Ha urlato subito e aveva dei bei colori, questo ci ha abbastanza rassicurato tutti», aggiunge Michaël, il padre, che di professione fa il medico. I passeggeri, molto comprensivi e rispettosi, hanno subito chiamato i servizi di emergenza, che sono venuti a prendere la famigliola direttamente alla fermata. «Dovevamo aspettare che tagliassero il cordone, non avevamo il nostro coltellino svizzero», ha detto ridendo.
Benjamin sta molto bene e, grazie a questa nascita su un mezzo pubblico, si è assicurato un abbonamento fino a 25 anni. Non è la prima volta che riportiamo di nascite avvenute sui bus. Era accaduto nel 2010 a Bienne con la nascita di Sofenyas su un bus della città, e nel 2021 ad Aarau, nel cantone di Argovia, quando una donna si accasciò per terra urlante e fece nascere il suo bambino accanto all'obliteratrice.