Salutato il Rappi dopo nove stagioni ricche di soddisfazioni, Leandro Profico si è già ritagliato un ruolo importante nel Kloten di Fleming
«Col Rapperswil sono rimasto in ottimi rapporti, ma a 33 anni ho dovuto guardare anche al futuro. A Kloten la pressione è un po' più alta, ma anche qui bisogna fare un passo alla volta».
KLOTEN - Degli Aviatori è il giocatore più utilizzato. Powerplay, boxplay e tanto spazio in 5c5. Quando ha sposato il Kloten firmando un biennale sapeva di poter ricoprire un ruolo importante, ma forse nemmeno lui si aspettava tanta fiducia. Stiamo parlando di Leandro Profico, che degli zurighesi - in questa primissima parte di stagione - è l'elemento più impiegato con 20’29” di Time on Ice a partita.
«Lo so e lo sento nelle gambe… anch’io non sono più giovanissimo», esordisce con una battuta il difensore 33enne «Scherzi a parte mi fa tanto piacere. Il coach mi dà piena fiducia e cerco di ripagarlo. Mi è capitato anche di commettere errori evitabili, ma bisogna sempre guardare avanti e provare a limitarli al massimo. In fondo mi hanno preso anche perché mi assumessi delle responsabilità. Per giocare il disco, uscire dal terzo e fare tanti primi passaggi. Poi, in maniera un po’ inaspettata, sto giocando anche il boxplay con Sataric. Lì è il mio “leader” e in 4c5 e cerco di seguirlo. È un aspetto in cui posso solo che migliorare».
Al Kloten Profico ha ritrovato più di un amico e anche Jeff Tomlinson, suo coach ai tempi del Rappi e timoniere degli Aviatori fino alla scorsa stagione. Costretto a fare un passo indietro per motivi di salute, il 53enne resta una figura preziosa nell’organizzazione del club.
«Sapevo che Jeff non sarebbe più stato l’head coach, ma lo scorso anno ci siamo parlati tanto e mi è piaciuto molto il progetto. Avrei potuto rimanere a Rapperswil un altro anno, ma a questo punto della mia carriera so che non firmerò ancora tanti contratti ed è giusto guardare anche al futuro. Il Kloten mi ha cercato (accordo fino al 2025, ndr) ed è stato facile dire “sì” a una realtà importante come questa».
Profico, coi sangallesi, ha vissuto gli anni più difficili - dalla retrocessione al ritorno in A - ma anche la grande crescita delle ultime stagioni. Ora il passaggio al Kloten, che lo scorso anno - da neopromosso - ha firmato un’ottima stagione con l’accesso ai pre-playoff.
«Anche qui dobbiamo fare un passo alla volta. So che la scorsa annata è stata super, ma sappiamo anche che non sarà semplice ripetersi. L’obiettivo sono i play-in e faremo di tutto per raggiungerli. Certo la pressione è più alta rispetto al Rapperswil, dove nei primi anni in tutto l’ambiente la parola d'ordine era pazienza. Qui forse ce n'è un po’ meno. Non in senso negativo, ma il Kloten ha una storia condita da titoli e finali: i tifosi vogliono tornare il prima possibile tra le grandi».
Intanto la stagione è iniziata con 7 punti in 6 partite e all’orizzonte ci sono le sfide con Zurigo (venerdì) e Lugano (sabato in casa).
«Abbiamo cominciato bene vincendo 6-3 a Zugo, poi c’è stata una serie di 4 sconfitte e martedì siamo tornati al successo con l’Ajoie. Sappiamo di dover migliorare ancora tanti aspetti. A volte perdiamo il disco troppo facilmente e poi diventa dura. Adesso ci prepariamo al derby e proprio questo sarà un aspetto importante. I Lions hanno qualità enormi e arrivano da due grandi vittorie a Berna e Lugano. In città la tensione è già alta e sappiamo di non poterci permettere "regali". I bianconeri? Li abbiamo affrontati in amichevole ed è stata una sfida equilibrata. Se facciamo il nostro gioco limitando gli errori abbiamo sicuramente chance di vincere la partita».