Il team principal della Ferrari ha snobbato il campione del mondo e strizzato l’occhio ai suoi due giovani.
«La nostra Academy non è nata per crescere piloti di F1, ma piloti Ferrari».
MARANELLO - La possibilità di portare Lewis Hamilton in Ferrari c’è stata, anche se in realtà tra pilota e scuderia non si è andati oltre una chiacchierata. A impedire alla trattativa di decollare sono state le richieste economiche di Lewis il quale, in più, non è mai stato convinto di lasciare un team (e una macchina) vincente per un azzardo rosso.
A parlare di un amore mai nato è stato Mattia Binotto, team principal della Ferrari, che ha un po’ snobbato il campione del mondo. «Hamilton? Non ci serve, abbiamo Charles Leclerc, che è un pilota di grande talento. E spero che ne scopriremo un altro in Sainz. La nostra Academy non è nata per crescere piloti di F1, ma piloti per la Ferrari. Mick Schumacher? Forse nel 2023, ci sono le premesse. Oggi è presto per decidere».